
A cent’anni si è spenta a Santa Monica June Lockhart, una delle ultime icone dell’età d’oro di Hollywood, volto amatissimo delle serie Lassie e Lost in Space, simbolo di un’America televisiva che imparava allora a riconoscersi nella famiglia perfetta e nella fiducia nel futuro.
Figlia d’arte e protagonista di una carriera durata più di otto decenni, June Lockhart aveva compiuto cent’anni lo scorso giugno, festeggiata da colleghi e fan come una “nonna della tv” capace di attraversare generazioni e generi. Nata a New York nel 1925 da due attori teatrali, aveva esordito giovanissima al cinema nei film A Christmas Carol e Meet Me in St. Louis, prima di conquistare il pubblico con la grazia gentile e la compostezza che la resero un volto familiare nelle case americane.
Dalla fattoria di Lassie alle stelle di Hollywood

Il successo arrivò con Lassie, dove interpretava la madre del giovane protagonista, in una serie che per oltre dieci anni raccontò l’America rurale del dopoguerra. Il suo ruolo le valse due nomination agli Emmy, tra cui quella come miglior attrice protagonista in una serie drammatica, consacrandola come uno dei volti più amati del piccolo schermo.
Poi fu la volta di Lost in Space, in cui vestì i panni della madre della famiglia Robinson, coloni spaziali lanciati nel futuro. Quel personaggio, al confine tra fantascienza e quotidianità, trasformò la sua figura in un’icona pop della tv americana degli anni ’60.
Due stelle sulla Walk of Fame e un legame con la Nasa

A June Lockhart furono dedicate due stelle sulla Hollywood Walk of Fame, una per il cinema e una per la televisione, riconoscimento riservato a pochi artisti nella storia. La sua passione per lo spazio non si era mai spenta: nel 2014 ricevette un’onorificenza dalla Nasa per la capacità di ispirare generazioni di scienziati e sognatori, e nel 2021 fece un cameo nella nuova versione di Lost in Space prodotta da Netflix.
Con la sua morte, si chiude un capitolo della tv americana. June Lockhart lascia un’eredità di grazia, forza e dolcezza che ha attraversato un secolo di spettacolo, restando impressa nella memoria collettiva come la madre di tutti.


