
In un Paese come l’Italia, dove il talento e la creatività non mancano ma spesso faticano a trasformarsi in impresa, sostenere l’imprenditoria giovanile significa investire nel futuro. Aprire uno studio o avviare una professione autonoma non è soltanto un atto di coraggio individuale: è un modo per portare innovazione, servizi moderni e nuove competenze in un tessuto economico che ha bisogno di rinnovarsi. Le giovani generazioni di professionisti rappresentano una risorsa strategica per la crescita, capaci di coniugare tradizione e digitalizzazione, di interpretare i cambiamenti del mercato e di costruire modelli di lavoro più sostenibili, inclusivi e competitivi.
Cos’è il bando e chi può accedere
La Regione Lazio rilancia il bando Giovani Attività Professionali, un sostegno a fondo perduto per under 40 che intendono aprire o potenziare il proprio studio nel territorio regionale. Le domande sono aperte fino al 15 gennaio 2026. La misura è finanziata con i fondi Pr Fesr Lazio 2021–2027 e dispone di 5 milioni di euro per progetti di digitalizzazione, innovazione dei servizi e ammodernamento degli spazi di lavoro.
Possono candidarsi professionisti singoli che:
- non abbiano compiuto 40 anni al 16 settembre 2025;
- abbiano Partita Iva attiva e domicilio fiscale nel Lazio;
- siano iscritti a uno dei nove ordini ammessi: architetti, avvocati, commercialisti/esperti contabili, consulenti del lavoro, geologi, geometri, ingegneri, notai, periti industriali.
Sono esclusi altri ordini (es. giornalisti, infermieri, psicologi). È richiesto un progetto di avvio o sviluppo dell’attività, già attiva o in apertura.
Importi e intensità del contributo
- Contributo massimo: 20.000 €
- Intensità di aiuto: 40%–60% delle spese ammissibili
- Investimento minimo: 10.000 €
Spese ammissibili
- Investimenti materiali: attrezzature, PC, software, arredi, veicoli specializzati.
- Investimenti immateriali: licenze digitali, marchi, brevetti.
- Digitalizzazione: SaaS, cloud, gestionali, strumenti di marketing online.
- Interventi sui locali: ristrutturazione, accessibilità, efficientamento energetico.
- Servizi specialistici: consulenze, certificazioni, formazione, comunicazione.
Non ammesse: canoni di locazione, utenze, spese correnti di gestione, beni usati non pertinenti, compensi del titolare.
Esempi pratici:
- Studio di architettura che investe 13.000 € (software, hardware, promozione) → contributo 7.800 € (60%).
- Studio legale che spende 6.000 € (arredi, software, consulenze) → contributo 3.600 € (60%).
Come vengono selezionati i progetti
La valutazione avviene tramite graduatoria a punteggio:
| Criterio | Max punti |
|---|---|
| Fatturato | 40 |
| Età del professionista | 30 |
| Cofinanziamento (meno fondi richiesti, più punti) | 20 |
| Novità dell’attività | 5 |
| Essere donna | 5 |
| Totale | 100 |
A parità di punteggio, è favorito chi cofinanzia di più e chi ha attività più recente o da avviare.
Scadenze e presentazione della domanda
- Chiusura sportello: 15 gennaio 2026 ore 17:00
- Piattaforma: GeCoWEB Plus (presentazione esclusivamente online)
- Tempi di realizzazione: progetti da concludere e rendicontare entro 9 mesi
- Vincolo di localizzazione: mantenere sede operativa nel Lazio per almeno 3 anni
- Erogazione: in unica soluzione dopo la rendicontazione delle spese


