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Bonus da 20mila euro per lavorare in questa regione: chi può averlo

Pubblicato: 27/10/2025 15:38

In un Paese come l’Italia, dove il talento e la creatività non mancano ma spesso faticano a trasformarsi in impresa, sostenere l’imprenditoria giovanile significa investire nel futuro. Aprire uno studio o avviare una professione autonoma non è soltanto un atto di coraggio individuale: è un modo per portare innovazione, servizi moderni e nuove competenze in un tessuto economico che ha bisogno di rinnovarsi. Le giovani generazioni di professionisti rappresentano una risorsa strategica per la crescita, capaci di coniugare tradizione e digitalizzazione, di interpretare i cambiamenti del mercato e di costruire modelli di lavoro più sostenibili, inclusivi e competitivi.

Cos’è il bando e chi può accedere

La Regione Lazio rilancia il bando Giovani Attività Professionali, un sostegno a fondo perduto per under 40 che intendono aprire o potenziare il proprio studio nel territorio regionale. Le domande sono aperte fino al 15 gennaio 2026. La misura è finanziata con i fondi Pr Fesr Lazio 2021–2027 e dispone di 5 milioni di euro per progetti di digitalizzazione, innovazione dei servizi e ammodernamento degli spazi di lavoro.

Possono candidarsi professionisti singoli che:

  • non abbiano compiuto 40 anni al 16 settembre 2025;
  • abbiano Partita Iva attiva e domicilio fiscale nel Lazio;
  • siano iscritti a uno dei nove ordini ammessi: architetti, avvocati, commercialisti/esperti contabili, consulenti del lavoro, geologi, geometri, ingegneri, notai, periti industriali.

Sono esclusi altri ordini (es. giornalisti, infermieri, psicologi). È richiesto un progetto di avvio o sviluppo dell’attività, già attiva o in apertura.

Importi e intensità del contributo

  • Contributo massimo: 20.000 €
  • Intensità di aiuto: 40%–60% delle spese ammissibili
  • Investimento minimo: 10.000 €

Spese ammissibili

  • Investimenti materiali: attrezzature, PC, software, arredi, veicoli specializzati.
  • Investimenti immateriali: licenze digitali, marchi, brevetti.
  • Digitalizzazione: SaaS, cloud, gestionali, strumenti di marketing online.
  • Interventi sui locali: ristrutturazione, accessibilità, efficientamento energetico.
  • Servizi specialistici: consulenze, certificazioni, formazione, comunicazione.

Non ammesse: canoni di locazione, utenze, spese correnti di gestione, beni usati non pertinenti, compensi del titolare.

Esempi pratici:

  • Studio di architettura che investe 13.000 € (software, hardware, promozione) → contributo 7.800 € (60%).
  • Studio legale che spende 6.000 € (arredi, software, consulenze) → contributo 3.600 € (60%).

Come vengono selezionati i progetti

La valutazione avviene tramite graduatoria a punteggio:

CriterioMax punti
Fatturato40
Età del professionista30
Cofinanziamento (meno fondi richiesti, più punti)20
Novità dell’attività5
Essere donna5
Totale100

A parità di punteggio, è favorito chi cofinanzia di più e chi ha attività più recente o da avviare.

Scadenze e presentazione della domanda

  • Chiusura sportello: 15 gennaio 2026 ore 17:00
  • Piattaforma: GeCoWEB Plus (presentazione esclusivamente online)
  • Tempi di realizzazione: progetti da concludere e rendicontare entro 9 mesi
  • Vincolo di localizzazione: mantenere sede operativa nel Lazio per almeno 3 anni
  • Erogazione: in unica soluzione dopo la rendicontazione delle spese

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Ultimo Aggiornamento: 27/10/2025 15:39

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