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“Dillo a Camilla Canepa!”. Mario Giordano infuriato con Burioni: accuse gravissime

Pubblicato: 27/10/2025 08:54
Giordano Burioni Camilla Canepa

Toni accesi e parole durissime nell’ultima puntata di Fuori dal coro, il programma condotto da Mario Giordano su Rete 4. Il giornalista piemontese ha rivolto un attacco frontale al virologo Roberto Burioni, rievocando alcune delle sue dichiarazioni rese durante la pandemia e accusandolo di aver sottovalutato le conseguenze legate ai vaccini anti-Covid. Il monologo, pronunciato in diretta, ha immediatamente acceso il dibattito mediatico e politico, rilanciando una polemica che sembrava sopita ma che, evidentemente, continua a dividere.
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Le parole di Mario Giordano a Fuori dal coro

Nel corso della trasmissione, Giordano ha aperto il suo intervento con un tono fortemente polemico: “Ve lo ricordate Burioni? Quello che all’inizio della pandemia diceva che era più facile essere colpiti da un fulmine che dal Covid. Nessuno sarà colpito dal Covid”. Un incipit che ha subito catturato l’attenzione del pubblico e che ha fatto riemergere vecchie tensioni legate alla gestione della comunicazione scientifica nei mesi più difficili dell’emergenza sanitaria.

Il conduttore ha poi rincarato la dose, puntando il dito contro il modo in cui, a suo dire, il virologo avrebbe affrontato il tema delle vaccinazioni: “Il grande scienziato che diceva che chi non si vaccina deve stare chiuso come un ratto in casa. Quello che si è fatto pubblicità su una tragedia, ebbene sostiene che il vaccino Covid non ha causato effetti avversi”. Le parole di Giordano, pronunciate con tono deciso e indignato, hanno suscitato un brusio in studio e una valanga di reazioni sui social, dove il dibattito tra sostenitori e critici non si è fatto attendere.

L’attacco diretto a Burioni e i nomi delle vittime citate

Il momento più duro del monologo è arrivato quando il conduttore ha fatto riferimento a persone che, secondo le inchieste e i documenti ufficiali, avrebbero subito conseguenze gravi dopo la somministrazione del vaccino. “Caro scienziato Burioni, io vorrei che lei dicesse questa cosa guardando negli occhi Camilla Canepa, morta per il vaccino Covid, o il soldato Stefano Paternò. O lo dicesse a Emilia Padovano che ha una paralisi facciale a vita per il vaccino Covid. Vorrei che lo dicesse ai parenti di Mario Bertola, morto per il vaccino Covid”, ha dichiarato Giordano, alzando la voce e scuotendo il pubblico.

Con questi nomi, il giornalista ha voluto dare un volto umano alle sue accuse, rievocando casi che avevano già scosso profondamente l’opinione pubblica. Le sue parole sono proseguite con un’ulteriore accusa diretta: “Professor Burioni, lei ogni tanto ciurla nel manico dicendo che è successo dopo il vaccino, non a causa. No, queste persone tutte morte e danneggiate a causa del vaccino, lo dicono commissioni mediche e tribunali”. Un passaggio destinato a fare discutere, soprattutto per il richiamo alle sentenze che, in alcuni casi, hanno riconosciuto un nesso tra somministrazione e danno.

Il contesto e le reazioni al duro intervento

L’intervento di Mario Giordano arriva in un momento in cui il dibattito sui vaccini anti-Covid è tornato a riaffiorare, anche a seguito di nuove indagini e risarcimenti riconosciuti a chi ha denunciato effetti avversi. Le parole del conduttore hanno quindi trovato terreno fertile in una parte dell’opinione pubblica che continua a chiedere trasparenza e chiarezza sulle politiche sanitarie adottate durante la pandemia.

D’altro canto, molti hanno criticato il tono e il contenuto dell’attacco, giudicandolo eccessivo nei confronti del virologo Burioni, che nel corso degli anni si è fatto portavoce di una linea di rigore scientifico e di fiducia nei confronti della vaccinazione. Al momento, il medico non ha replicato alle affermazioni di Giordano, ma la questione è diventata oggetto di discussione non solo nei talk show televisivi, ma anche nel dibattito politico e sui social network.

Un caso che riaccende il dibattito pubblico

L’episodio andato in onda su Rete 4 riapre il confronto tra libertà di opinione e responsabilità nella comunicazione scientifica, due temi che durante la pandemia hanno spesso generato scontri feroci. Le parole di Giordano, con la loro forza polemica, hanno riportato al centro dell’attenzione la figura di Roberto Burioni, simbolo della divulgazione medico-scientifica televisiva, ma anche bersaglio di critiche e contestazioni da parte di chi ritiene eccessiva la fiducia cieca nella farmacovigilanza istituzionale.

La puntata di Fuori dal coro ha così segnato un nuovo capitolo in un confronto che va oltre il singolo episodio televisivo, toccando corde profonde del rapporto tra scienza, informazione e opinione pubblica. In un’Italia ancora divisa sugli effetti della pandemia e sul ruolo dei media, lo scontro tra Mario Giordano e Roberto Burioni rappresenta l’ennesimo riflesso di una frattura culturale che continua a far discutere.

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Ultimo Aggiornamento: 27/10/2025 09:19

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