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“Escherichia coli e salmonella”. Allarme nei supermercati italiani: scatta il ritiro, l’allerta del ministero

Pubblicato: 27/10/2025 18:42

Allerta alimentare in Italia: un lotto di cozze fresche è stato ritirato dal commercio a causa di un rischio microbiologico per i consumatori. L’avviso è stato diffuso dal Ministero della Salute attraverso il portale ufficiale dedicato ai richiami di prodotti alimentari, dopo la conferma della presenza combinata di Salmonella ed Escherichia coli nei mitili analizzati.

Il prodotto coinvolto è un lotto di mitili (Mytilus galloprovincialis), comunemente conosciuti come cozze fresche, venduti in retine da 5 chilogrammi con il marchio “L’Acquachiara”. Le cozze provengono da allevamenti in Spagna e sono state confezionate in Italia dall’azienda L’Acquachiara Srl, con sede a Chioggia, nella città metropolitana di Venezia.

Il numero di lotto interessato dal richiamo è B4122, confezionato il 20 ottobre 2025. Trattandosi di molluschi vivi, il prodotto non riporta una data di scadenza precisa, ma deve essere acquistato con mitili ancora vitali, come previsto dalle normative europee.

Secondo l’avviso pubblicato dal Ministero, il richiamo delle cozze L’Acquachiara è stato disposto in via precauzionale dal produttore stesso, dopo che le analisi ufficiali hanno rilevato valori di Salmonella ed Escherichia coli oltre i limiti di legge. Le cozze ancora invendute sono già state ritirate dai punti vendita.

Il Ministero della Salute raccomanda ai consumatori che avessero acquistato il prodotto appartenente al lotto indicato di non consumarlo e di restituirlo immediatamente al punto vendita, dove sarà sostituito o rimborsato. L’avviso di richiamo è datato 24 ottobre 2025 ed è consultabile sul portale istituzionale.

L’Escherichia coli (E. coli) è un batterio appartenente alla famiglia delle Enterobacteriaceae, normalmente presente nell’intestino dell’uomo e degli animali. Alcuni ceppi possono però risultare altamente patogeni, causando infezioni intestinali acute e gravi forme di diarrea emorragica, come spiega l’Istituto Zooprofilattico.

La Salmonella, invece, è uno degli agenti batterici più comuni nelle infezioni alimentari. È responsabile di oltre il 50% dei casi di gastroenterite registrati ogni anno in Italia. Sebbene nella maggior parte dei casi la salmonellosi abbia un decorso benigno, in alcuni soggetti può comportare complicanze gravi che richiedono il ricovero ospedaliero.

Il richiamo precauzionale rientra tra le misure di tutela previste dalle autorità sanitarie per garantire la sicurezza alimentare dei cittadini. Il Ministero invita sempre a verificare con attenzione le etichette dei prodotti e a consultare regolarmente la sezione “Richiami alimenti” del proprio sito ufficiale.

L’episodio riaccende i riflettori sull’importanza dei controlli microbiologici nel settore ittico, in particolare sui molluschi bivalvi, considerati prodotti sensibili per la possibile contaminazione da agenti patogeni. L’obiettivo delle autorità sanitarie è assicurare che solo prodotti sicuri e conformi arrivino sulle tavole dei consumatori italiani.

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