
È bastata un’altra serata con orario impossibile per far esplodere la rabbia del pubblico. Alle 21:44 di lunedì, mentre gli spettatori aspettavano l’inizio del Grande Fratello, su Canale 5 andava ancora in onda la parte finale della Ruota della Fortuna. Uno slittamento che ha fatto infuriare il popolo dei social, già insofferente per la gestione dei palinsesti Mediaset. Il programma di Alfonso Signorini, già in affanno negli ascolti e nella tenuta narrativa, si è trovato al centro di una vera e propria protesta digitale.
“Volevo vedere il Grande Fratello, sono le 21:44 e inizia ora la parte finale della Ruota della Fortuna. Una prima serata che inizia alle 10 per un programma che già fatica, e poi le pubblicità; nulla, passo a Netflix. Com’è? Capolavoro Piersilvio”, scrive l’utente Blu su X, ricevendo centinaia di like e condivisioni. Il suo post, diventato virale, ha dato voce a un sentimento diffuso: quello di chi non si riconosce più in una televisione che sembra ignorare i ritmi del pubblico.
“Basta, guardo la replica su Mediaset Infinity”

Da quel momento, i commenti si sono moltiplicati. “Una volta la prima serata iniziava alle 20:30, ora tra ruote, promo e pubblicità si fa notte. Ma davvero pensano che la gente resti sveglia fino all’una?” scrive un’altra utente. Qualcuno ironizza: “Forse aspettano che tutti i lavoratori vadano a dormire, così nessuno si accorge del calo di ascolti”. Altri lamentano un problema più ampio: “Mediaset ha voluto fare la rivoluzione, ma sembra non sapere più chi guarda la tv generalista”.
Molti segnalano la stessa abitudine: vedere il Grande Fratello solo in replica o attraverso i momenti salienti su Mediaset Infinity o sui social. “Non ho più la forza di seguire una diretta che parte alle 22 e finisce a notte fonda. Mi guardo i video il giorno dopo”, commenta un utente. Altri dicono di essersi spostati stabilmente sulle piattaforme di streaming: “È più semplice. C’è ritmo, niente pubblicità e gli orari li decido io”.
Il malcontento contro Mediaset e Piersilvio
Nel mirino è finito soprattutto Piersilvio Berlusconi, accusato di voler rilanciare la tv “di qualità” senza cambiare le vecchie abitudini di palinsesto. “Capolavoro Piersilvio” è diventato l’hashtag sarcastico della serata, ripetuto in centinaia di post. “Vuole il pubblico giovane, ma comincia alle 22:15 e infila dieci blocchi pubblicitari. Poi si lamentano che i ragazzi guardano Netflix”, scrive un commento. Un altro aggiunge: “Prima serata? No, è una seconda serata travestita da evento”.
In tanti sottolineano anche come lo slittamento continui da settimane, nonostante le lamentele. “Ogni lunedì la stessa storia. Dicono che vogliono cambiare tutto, ma non cambiano mai niente”, si legge in un tweet. Altri fanno notare che i palinsesti Rai partono puntuali: “Alle 21:30 su Rai 1 inizia il film, su Canale 5 siamo ancora con i concorrenti che girano la ruota. Poi ci si chiede perché gli ascolti calano”.
Il pubblico sembra stanco di una televisione che non rispetta più il tempo degli spettatori, mentre la concorrenza dello streaming cresce e diventa una vera alternativa. “Netflix parte quando voglio io, non quando finisce la ruota della fortuna”, scrive una ragazza, riassumendo il pensiero di molti. Per ora, il “capolavoro Piersilvio” continua a dividere, ma la prima serata di Canale 5 — iniziata alle 22 — rischia di essere ricordata più per la protesta che per la puntata.


