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Italia, assalto da film al portavalori. Autostrada chiusa in entrambe le direzioni, traffico in tilt

Pubblicato: 27/10/2025 19:42

La tensione si poteva tagliare con un coltello sull’asfalto arroventato, un lunedì di fine pomeriggio che si è trasformato in una scena di audace criminalità. Tutto è accaduto in un lampo, un’azione coordinata e brutale che ha interrotto la monotonia del viaggio a circa un’ora e mezza dal tramonto. Il veicolo blindato, simbolo di sicurezza e trasporto di ricchezze, è stato improvvisamente circondato, trasformando la carreggiata in un teatro di violenza.

I rumori, forse di esplosivi o di armi pesanti, si sono confusi con il frastuono dei clacson bloccati, mentre gli automobilisti inermi assistevano, impotenti, all’assalto. Un attimo prima, era solo traffico; l’attimo dopo, era un’emergenza di sicurezza nazionale che paralizzava i collegamenti vitali tra il Nord e il Sud. Questa effrazione spettacolare ha avuto ripercussioni immediate, lasciando dietro di sé non solo un furgone saccheggiato, ma chilometri di coda e un senso palpabile di inquietudine e caos.

Assalto a portavalori nelle Marche

Un furgone portavalori è stato oggetto di una rapina a mano armata di eccezionale gravità sull’arteria autostradale A14 Bologna-Taranto. L’evento, per la sua natura e le modalità esecutive, ha richiesto l’immediata e drastica misura della chiusura totale del tratto interessato. L’assalto si è verificato in un momento critico della giornata, poco prima delle 18.30, un orario in cui la densità veicolare è particolarmente elevata. Il punto esatto dell’attacco è stato localizzato al chilometro 248,5, sulla carreggiata che conduce in direzione Pescara. Il tratto interessato, strategicamente cruciale, è quello compreso tra i caselli di Loreto (Ancona) e Civitanova Marche (Macerata). La rapidità e l’efficacia dell’azione criminale hanno reso il recupero della normalità un processo complesso, imponendo una gestione dell’emergenza su vasta scala.

Dettagli operativi e primo intervento

Immediatamente dopo l’assalto, la risposta istituzionale è stata celere e coordinata. Sul luogo della rapina sono confluite le pattuglie della polizia stradale, incaricate di effettuare i rilievi tecnici necessari all’apertura delle indagini e alla raccolta delle prove. La scena del crimine, estesa su una porzione dell’autostrada, ha richiesto un isolamento immediato. Parallelamente, il personale di Autostrade per l’Italia, l’ente che gestisce l’infrastruttura, è intervenuto per la messa in sicurezza dell’area e la gestione della viabilità di emergenza. La decisione di chiudere l’autostrada è stata un atto necessario e inevitabile per consentire le operazioni di polizia giudiziaria in un ambiente sicuro e per rimuovere eventuali ostacoli lasciati dai rapinatori. Lo stesso gestore autostradale ha provveduto a comunicare tempestivamente l’interruzione del servizio.

Impatto sul traffico e disagi

L’effetto della chiusura del tratto autostradale in entrambe le direzioni è stato immediato e significativo sulla fluidità della circolazione. Il traffico è risultato completamente bloccato, portando alla formazione di lunghe code di veicoli in attesa. In direzione Pescara, la carreggiata dove è avvenuto l’assalto, si sono accumulati ben tre chilometri di coda, testimoniando il repentino fermo del flusso veicolare. Anche nella direzione opposta, verso Ancona, il blocco ha generato disagi, con una coda che ha raggiunto i due chilometri. Questa situazione ha messo a dura prova i sistemi di gestione del traffico e la pazienza degli automobilisti, molti dei quali si sono ritrovati intrappolati in un blocco inatteso e prolungato a causa di un evento eccezionale di criminalità.

I percorsi alternativi obbligatori

Per fronteggiare il blocco e permettere agli utenti di superare il tratto interdetto, Autostrade per l’Italia ha dovuto istituire dei percorsi alternativi obbligatori, deviando il traffico sulla viabilità ordinaria.

  • Per i veicoli diretti verso Pescara: Gli automobilisti sono stati obbligati all’uscita al casello di Loreto. Dopo aver lasciato l’autostrada, il percorso prosegue sulla viabilità ordinaria, cioè la rete stradale esterna, fino al successivo punto di accesso. Il rientro in autostrada è stato predisposto al casello di Civitanova Marche. Questa manovra ha lo scopo di aggirare l’area delle operazioni di polizia.
  • Per i veicoli diretti verso Ancona: La manovra inversa è stata imposta a chi si muoveva in direzione Nord. L’uscita obbligatoria è stata fissata al casello di Civitanova Marche. Una volta usciti, gli utenti devono percorrere la viabilità ordinaria e possono rientrare in autostrada al casello di Loreto.

Queste deviazioni, pur causando inevitabili rallentamenti sulla rete stradale locale, rappresentano l’unico modo per garantire la continuità del viaggio e per isolare completamente il tratto di A14 necessario per le indagini e per il ripristino delle condizioni di sicurezza necessarie alla riapertura dell’autostrada.

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