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Sigarette, aumenti alle stelle: di quanto sale il prezzo al pacchetto. Le tabelle

Pubblicato: 27/10/2025 16:07

Il tema del fumo torna al centro dell’attenzione pubblica, ma questa volta non per motivi di salute. Con l’approvazione della nuova legge di bilancio, è stato ufficializzato un provvedimento che farà inevitabilmente discutere: l’aumento progressivo del prezzo delle sigarette e dei prodotti da fumo nei prossimi tre anni. Una misura che il governo giustifica come parte di un più ampio piano di riequilibrio dei conti pubblici, ma che avrà un impatto immediato sulle tasche dei fumatori italiani.

L’obiettivo, dichiarato tra le righe del documento finanziario, è duplice: da un lato scoraggiare il consumo di tabacco, dall’altro incrementare le entrate fiscali in un momento in cui ogni euro in più nelle casse dello Stato è considerato essenziale. Le modifiche riguardano non solo le sigarette tradizionali, ma anche il tabacco trinciato, i liquidi da inalazione e i prodotti a riscaldamento senza combustione.

Sigarette più care: quanto aumenteranno davvero

Il rincaro scatterà ufficialmente nel 2026, quando il prezzo medio di un pacchetto crescerà di circa 15 centesimi, per poi salire ulteriormente di 10-12 centesimi nel 2027 e di altri 14-15 centesimi nel 2028. In totale, nel giro di tre anni, il costo medio aumenterà di circa 40 centesimi. Il governo ha pubblicato nella manovra le tabelle dettagliate che mostrano come le differenze varino in base al prezzo di partenza e alla tipologia di prodotto.

Sul piano tecnico, l’intervento agisce sulle accise, che passeranno da 32 euro al chilo nel 2026 a 38,50 euro al chilo nel 2028, mentre la tassa proporzionale sul prezzo di vendita subirà un leggero calo, scendendo dal 49,23% al 48% nello stesso periodo. Una combinazione che, pur abbassando la percentuale, garantisce allo Stato un aumento consistente del gettito complessivo.

Un tesoretto da oltre un miliardo per lo Stato

Secondo le stime contenute nella legge di bilancio, la manovra porterà a un incremento delle entrate pari a 1,46 miliardi di euro in tre anni. A contribuire saranno non solo le sigarette, ma anche i prodotti alternativi come tabacco riscaldato e liquidi da inalazione, sebbene per questi ultimi sia previsto un lieve calo delle accise nel 2026 e 2027.

I pacchetti più diffusi oggi, che costano tra 5,30 e 5,50 euro, dovrebbero arrivare nel 2028 a sfiorare i 5,90 euro. Tuttavia, il prezzo finale sarà deciso dalle singole aziende produttrici, che potranno adattare i listini a seconda delle proprie strategie commerciali. Una cosa, però, è certa: fumare, da qui a tre anni, sarà sempre più caro — e non solo per la salute.

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