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Bill Gates spiazza tutti: “Il cambiamento climatico non distruggerà l’umanità”

Pubblicato: 28/10/2025 11:33

Bill Gates sorprende il mondo ambientalista con una posizione più cauta sul cambiamento climatico. In un memorandum ottenuto dal New York Times, il fondatore di Microsoft, tra i più grandi finanziatori globali di progetti per la difesa dell’ambiente, scrive che l’aumento delle temperature “non porterà alla scomparsa dell’umanità”.

Gates invita a evitare toni catastrofici e a spostare l’attenzione su ciò che definisce “priorità più concrete”, come il miglioramento delle condizioni di vita nei Paesi emergenti. “Il cambiamento climatico avrà conseguenze serie, soprattutto per i più poveri, ma non condurrà alla scomparsa dell’umanità”, afferma. “Nell’immediato futuro la gente sarà in grado di vivere e prosperare nella maggior parte dei luoghi del pianeta”.

“Troppo allarmismo, serve realismo”

Pur riconoscendo che si tratta di un “problema molto importante”, Gates sostiene che la retorica apocalittica rischia di essere controproducente. “Le prospettive catastrofiche spingono molti difensori dell’ambiente a concentrarsi eccessivamente sulla riduzione immediata delle emissioni nocive”, scrive, “distogliendo risorse da azioni più efficaci per migliorare la vita in un mondo più caldo”.

Secondo il miliardario, l’aumento della temperatura globale “non è la misura più adatta dei progressi” nella lotta al cambiamento climatico. Il messaggio è chiaro: puntare solo sulla decarbonizzazione non basta, serve una visione più ampia che includa l’adattamento, la tecnologia e l’aiuto alle comunità più fragili.

manifestazione sulla crisi climatica

Tagli ai finanziamenti e cambio di strategia

Nonostante le sue parole abbiano sorpreso molti osservatori, Gates non ha abbandonato i progetti in favore dell’ambiente. Con una fortuna stimata in 122 miliardi di dollari, continua a investire in aziende che producono energia sostenibile e in programmi per mitigare gli effetti di siccità e innalzamento delle acque. Negli ultimi mesi, però, ha ridotto in modo sensibile i fondi destinati a queste iniziative.

Nel marzo scorso ha diminuito il sostegno a Breakthrough Energy, società da lui fondata per finanziare start-up nel settore dell’energia pulita, e ha rimosso dal sito un suo saggio del 2023 in cui invocava “trasformazioni senza precedenti” per costruire un futuro sostenibile. In maggio, ulteriori tagli hanno riguardato anche la Gates Foundation, che in passato aveva speso miliardi di dollari per progetti climatici.

Dubbi e interpretazioni politiche

L’assenza di Gates dal prossimo vertice Cop30 in Brasile, evento ONU sul “climate change” a cui aveva partecipato regolarmente, conferma un cambio di passo. Alcuni scienziati interpretano la svolta come un tentativo di riposizionamento politico in un momento in cui l’amministrazione Trump si mostra ostile alle politiche ambientali. Altri ritengono che il suo nuovo approccio serva a compensare i tagli agli aiuti umanitari decisi dalla Casa Bianca, invitando i privati a colmare quel vuoto.

Secondo diversi studi, inoltre, la comunicazione catastrofista sul clima rischia di generare apatia e rassegnazione: sarebbe più efficace, sostengono, promuovere una narrazione ottimista che stimoli l’azione e la fiducia. Forse è proprio questa la direzione in cui, oggi, si muove Bill Gates: meno apocalisse, più pragmatismo.

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