
Il mondo del calcio piange la scomparsa di un volto indimenticabile, una figura che ha saputo lasciare un segno profondo non solo per il talento in campo ma anche per l’umanità fuori dal rettangolo di gioco. Conosciuto per la sua dedizione, la correttezza e la passione con cui ha vissuto ogni momento della sua carriera, è stato un simbolo per una generazione di tifosi e un esempio per chi ha avuto il privilegio di condividere con lui lo spogliatoio o la panchina. La sua morte ha scosso l’ambiente sportivo, suscitando un’ondata di affetto e ricordi da parte di ex compagni, allenatori e tifosi.
Chi lo conosceva bene lo descriveva come una persona riservata ma sempre pronta ad aiutare, un professionista serio e un uomo di valori solidi. La sua scomparsa lascia un grande vuoto nel calcio italiano, ma anche nella comunità sportiva che lo ha sempre stimato per la sua gentilezza e la sua determinazione.

Carlo Ricchetti, il “re del taglio” che fece sognare Salerno
A spegnersi, a soli 55 anni, è stato Carlo Ricchetti, ex attaccante che ha scritto alcune delle pagine più belle della storia della Salernitana. Soprannominato “il re del taglio” per la sua capacità di leggere e anticipare il gioco, Ricchetti è stato uno dei protagonisti dell’epoca d’oro della squadra allenata da Delio Rossi negli anni Novanta. Dal 1993 al 1999, ha indossato la maglia granata per 140 partite, segnando 25 gol e contribuendo a due promozioni storiche: prima in Serie B, poi in Serie A nel 1998, dopo cinquant’anni di assenza dalla massima serie.
Nel corso della sua carriera ha vestito anche le maglie di Cesena, Juve Stabia, Foggia, Nardò, Potenza e Angri, ma il legame con Salerno è sempre rimasto speciale. Dopo il ritiro, tornò nella città campana come allenatore delle giovanili, dedicandosi con passione alla crescita dei più giovani. Collaborò anche con diversi club, tra cui Foggia, Reggina, Latina, Ternana e Perugia, ricoprendo spesso il ruolo di viceallenatore accanto agli ex compagni Roberto Breda e Mirko Cudini.
Il cordoglio della città e del club granata
Nelle ore precedenti alla sua morte, l’ex compagno Claudio Grimaudo aveva chiesto ai tifosi di pregare per lui, ricordandolo come «un combattente e un compagno eccezionale». Purtroppo, questa mattina è arrivata la notizia della sua scomparsa dopo una lunga malattia.
La Salernitana ha diffuso un messaggio ufficiale per onorarlo: «La società, lo staff e i giocatori piangono la prematura scomparsa di Carlo Ricchetti e si stringono attorno alla moglie Antonella, ai figli e alla famiglia. Uomo buono e campione sul campo, ha segnato 25 gol e regalato emozioni indelebili ai tifosi».
Una carriera vissuta con passione, una vita segnata dall’umiltà: Carlo Ricchetti resterà per sempre nel cuore di chi ama il calcio vero, quello fatto di rispetto, sacrificio e sentimento.


