
Elon Musk e la sua azienda xAi hanno ufficialmente presentato Grokipedia, una nuova piattaforma che si propone come “alternativa” a Wikipedia, definita dal miliardario sudafricano «troppo di parte e orientata a sinistra». La versione 0.1, lanciata lunedì sera, contiene già oltre 885.000 definizioni, un numero ancora lontano dai più di sette milioni di voci in lingua inglese presenti su Wikipedia, ma Musk ha promesso che la versione 1.0 sarà “dieci volte migliore”, sottolineando che, a suo parere, quella già disponibile è “migliore di Wikipedia a mio parere”.
“La verità, tutta la verità e nient’altro che la verità”
Il progetto, inizialmente previsto per fine settembre, era stato rinviato di qualche giorno per consentire, come spiegato da Musk, «ulteriore lavoro per eliminare la propaganda». Il fondatore di Tesla e SpaceX, che da anni critica Wikipedia, ha accusato l’enciclopedia libera di essere «controllata da attivisti di estrema sinistra», invitando il pubblico a smettere di donare alla piattaforma. L’imprenditore ha ribadito che «l’obiettivo di Grok e (di Grokipedia) è la verità, tutta la verità e nient’altro che la verità», sottolineando inoltre che il nuovo sito è open source: “Chiunque può usarla per qualsiasi cosa, gratuitamente”.
Tuttavia, alcuni contenuti di Grokipedia sollevano dubbi sulla reale neutralità del progetto. Nella pagina dedicata allo stesso Musk, la piattaforma sottolinea che il CEO di Tesla e SpaceX ha «influenzato il dibattito pubblico», ricevendo «critiche da parte dei media mainstream il che testimonia della loro copertura di sinistra».
Controversie sui contenuti
Anche il trattamento riservato al movimento Black Lives Matter è controverso. L’introduzione dell’articolo afferma che il movimento «ha mobilitato milioni di persone», ma aggiunge che «queste proteste hanno portato a sommosse, (…) le più costose nella storia delle assicurazioni contro i danni alla proprietà, oltre a 25 morti e a un rapido declino urbano nelle aree colpite». Solo più avanti la piattaforma cita i dati dell’organizzazione Acled, che indicano come il 93% delle proteste sia stato pacifico contro un 5% con «violenza dei partecipanti», salvo poi mettere in discussione tali statistiche, accusandole di «sottostimare i rivoltosi».
Un altro esempio di presunta parzialità emerge nella pagina dedicata al commentatore conservatore Tucker Carlson, dove si elogia il suo «ruolo (…) nello smascherare i pregiudizi sistemici del giornalismo tradizionale», rimandando a un articolo di Newsweek che però cita lo stesso Carlson come fonte principale.
Fondata nel 2001, Wikipedia si definisce una piattaforma collaborativa e “a punto di vista neutrale”, gestita da volontari e sostenuta da donazioni. Grokipedia, invece, genera i contenuti grazie all’intelligenza artificiale Grok, integrando diverse fonti per ogni voce. Il lancio è stato accolto positivamente da figure della destra internazionale, tra cui Alexander Dugin, che ha definito la propria voce “neutrale, obiettiva e giusta”, mentre quella di Wikipedia, secondo lui, sarebbe “diffamatoria”.


