
In Italia, guidare un’auto intestata a un’altra persona non è vietato. Ciò che conta davvero è che il veicolo sia in regola: assicurato, revisionato e conforme alle norme del Codice della Strada. Tuttavia, la legge distingue tra un uso saltuario e uno continuativo. È in quest’ultimo caso che possono scattare obblighi formali e, se ignorati, anche multe piuttosto salate.
Il riferimento normativo è l’articolo 94, comma 4-bis del Codice della Strada. Questa disposizione impone di comunicare alla Motorizzazione Civile l’uso prolungato di un veicolo intestato a un’altra persona per più di trenta giorni. L’obbligo si applica, per esempio, quando un’auto aziendale viene affidata stabilmente a un dipendente o quando si concede un’auto in comodato d’uso continuativo, anche gratuito.

Quando è legale e quando scattano le multe
In tutte le situazioni di uso esclusivo e continuativo, il nome dell’utilizzatore deve essere registrato nell’Archivio Nazionale dei Veicoli (ANV) tramite una comunicazione alla Motorizzazione. Chi non effettua questa segnalazione rischia una sanzione amministrativa compresa tra 705 e 3.526 euro, oltre al ritiro temporaneo della carta di circolazione fino alla regolarizzazione.

Tra i casi che richiedono l’aggiornamento dei dati rientrano, ad esempio, un’auto intestata a un familiare ma utilizzata in modo esclusivo da un altro membro, un mezzo aziendale assegnato in modo stabile o una vettura data in prestito per lunghi periodi. Al contrario, nessuna comunicazione è necessaria se l’uso è occasionale, se il veicolo viene condiviso tra coniugi o parenti senza esclusività o se si tratta di un prestito temporaneo tra amici.
Come mettersi in regola con la Motorizzazione
Per regolarizzare la propria posizione, basta compilare il modulo TT2120 e presentarlo alla Motorizzazione Civile con i documenti richiesti. Sono previsti 16 euro di diritti di segreteria e 16 euro per l’imposta di bollo. Una volta completata la procedura, l’annotazione nell’Archivio resta valida per tutto il periodo di utilizzo dichiarato.


Assicurazione e responsabilità in caso di incidente
Per quanto riguarda l’assicurazione, la copertura resta valida anche se il conducente non è l’intestatario del veicolo, a condizione che sia abilitato alla guida e che la polizza non preveda limitazioni specifiche come la “guida esclusiva” o la “guida esperta”. In caso di sinistro, la compagnia assicurativa risponde regolarmente dei danni.
In sintesi, guidare un’auto intestata a un’altra persona è legale, ma la regolarità dipende dal tipo e dalla durata dell’utilizzo. Se l’uso è occasionale, non serve alcuna formalità; se invece è continuativo o esclusivo, è indispensabile comunicare tutto alla Motorizzazione per evitare sanzioni e complicazioni burocratiche.


