
Aveva lottato fino all’ultimo per raggiungere il suo traguardo più grande: la laurea. Nicola Matteo, 28 anni, si è spento poche ore dopo essere stato proclamato dottore in Management delle tecnologie, innovazione e sostenibilità all’Università La Sapienza di Roma. Il giovane, originario di Venafro, in provincia di Isernia, combatteva da tempo contro un tumore incurabile, ma non aveva mai smesso di credere nei propri sogni, portando avanti gli studi anche durante le cure.
Una tesi discussa con il cuore
Quando le sue condizioni si sono aggravate, la famiglia ha chiesto all’ateneo una seduta straordinaria per consentirgli di discutere la tesi, intitolata “Dall’economia lineare all’economia circolare: il caso VEGA”. Al suo posto, a esporre il lavoro, è stata la sorella Matilde, mentre Nicola seguiva la cerimonia in videoconferenza dal letto di casa. Poco dopo, l’ateneo lo ha proclamato dottore, coronando così il sogno per il quale aveva lottato fino all’ultimo respiro.
Il dolore di una comunità intera
La notizia della morte di Nicola ha profondamente colpito Venafro, dove la sua famiglia è molto conosciuta. «La nostra comunità è scossa, abbiamo il cuore in pezzi» ha dichiarato il sindaco Alfredo Ricci, esprimendo «vicinanza e solidarietà alla famiglia». Il padre, Nicandro, è poliziotto alla Questura di Isernia, mentre la madre, Carina, gestisce un’attività commerciale in città.
In queste ore, numerosi cittadini stanno portando un ultimo saluto al giovane, ricordato per la sua forza, la determinazione e la dolcezza con cui affrontava ogni giorno la malattia. Per amici e conoscenti, la sua storia resterà un esempio di coraggio e una lezione di vita per chiunque scelga di non arrendersi, anche di fronte al dolore più grande.


