
Una tragica notizia ha scosso il Nordest nelle prime ore del mattino, quando un violento incidente stradale è costato la vita a una donna di poco più di quarant’anni. L’impatto è avvenuto in autostrada, in un tratto particolarmente trafficato, e la dinamica è ora al centro di indagini approfondite per chiarire ogni dettaglio di quanto accaduto. Le prime testimonianze e i rilievi tecnici sul posto non escludono alcuna ipotesi.
Il dramma si è consumato all’alba, lasciando sgomenti automobilisti e operatori intervenuti sul luogo. I soccorsi, arrivati in pochi minuti, non hanno potuto far altro che constatare la gravità della situazione. Le immagini dell’incidente mostrano la forza dell’impatto, che ha distrutto completamente la parte anteriore del veicolo e reso estremamente difficili le operazioni di estrazione della conducente.
Il tragico schianto al casello autostradale
La vittima è Lavinia Capobianco, 41 anni, residente a Udine ma originaria di Motta di Livenza, in provincia di Treviso. L’incidente è avvenuto poco prima delle 5 del mattino di lunedì 27 ottobre, al casello autostradale dell’A57, nei pressi di Mestre, quando l’auto della donna si è schiantata con violenza contro la barriera di ingresso dell’autostrada.

Le cause del sinistro sono ancora in fase di accertamento, ma secondo i primi riscontri non si esclude nessuna pista: dal malore improvviso a un possibile colpo di sonno. Gli inquirenti stanno analizzando i filmati delle telecamere di sorveglianza e i rilievi effettuati dai tecnici dell’ente autostradale per comprendere l’esatta dinamica dell’impatto.
I soccorsi e il dolore per una nuova tragedia
Sul posto sono intervenuti immediatamente i vigili del fuoco, che hanno estratto la donna dalle lamiere, e il personale sanitario del 118, ma per Lavinia non c’è stato nulla da fare. I medici hanno potuto solo constatarne il decesso. Presenti anche gli agenti della Polizia Stradale e i tecnici autostradali, che hanno lavorato a lungo per mettere in sicurezza l’area e ripristinare la viabilità.
La notizia della morte di Lavinia Capobianco ha colpito profondamente la comunità friulana e trevigiana, dove era molto conosciuta. A rendere ancora più dolorosa la tragedia è il ricordo della perdita del marito, Carlo Alberto Murano, avvenuta nel giugno dello scorso anno in un incidente di parapendio. Una doppia tragedia che lascia senza parole amici e conoscenti, uniti nel dolore e nel ricordo di una coppia descritta da tutti come solare, appassionata e legata da un profondo amore per la vita.


