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Maturità, via libera definitivo alla riforma: addio alla “scena muta” all’orale e spazio al merito

Pubblicato: 28/10/2025 19:04

La Camera ha approvato in via definitiva la riforma dell’esame di Stato, che torna ufficialmente a chiamarsi Maturità. Il decreto, passato con 138 voti favorevoli, 91 contrari e 9 astenuti, segna un cambio di rotta rispetto al passato: dal prossimo anno scolastico non sarà più possibile boicottare la prova orale con la cosiddetta “scena muta”, mentre la valutazione finale terrà conto anche dell’impegno in attività extrascolastiche considerate di particolare valore formativo.

Le novità della riforma

Il testo approvato introduce modifiche strutturali al sistema scolastico, dal rilancio del canale tecnico-professionale 4+2 alla sicurezza degli edifici scolastici, passando per la valorizzazione dei docenti. Sono previsti anche 240 milioni di euro per il rinnovo del contratto della scuola e risorse aggiuntive destinate alle scuole dell’Agenda Sud, oltre a regole più severe per i viaggi d’istruzione.

Valditara: “Restituiamo senso alla Maturità”

“Si tratta di una svolta importante: con questa riforma ridiamo senso alla Maturità, riaffermando i principi del merito, dell’impegno e della responsabilità individuale” ha dichiarato il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara. L’esame orale si concentrerà su quattro materie principali, scelte ogni anno a gennaio, e chi deciderà di non rispondere alle domande verrà automaticamente bocciato.

Il ministro ha aggiunto che la legge guarda all’intero sistema educativo, trasformando la filiera tecnologico-professionale da sperimentale a ordinamentale. “Ogni giovane potrà contare su un’istruzione di quattro anni con programmi innovativi e un rapporto più stretto con le imprese e il mondo del lavoro. Diamo anche più risorse ai docenti, rafforziamo la formazione e fissiamo paletti più stringenti per la sicurezza delle scuole e dei trasporti delle gite.”

Resteranno invariate le due prove scritte, mentre il colloquio orale sarà rinnovato nella forma e nella sostanza, diventando il vero momento di sintesi del percorso scolastico.

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