
I dati ISTAT sul mercato del lavoro tra agosto 2022 e agosto 2025 non sono solo statistiche, ma la chiara testimonianza di un percorso intrapreso, e come ha affermato la Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, “I numeri sul lavoro parlano chiaro e ci spronano a fare sempre meglio”.
Questa dichiarazione riassume la duplice lettura dei risultati: riconoscere i progressi ottenuti come base per ambire a traguardi ancora più significativi.
Un trend positivo che “parla chiaro”
L’analisi comparativa dei dati ISTAT mostra un evidente miglioramento degli indicatori chiave, confermando che gli sforzi per rilanciare l’occupazione stanno producendo risultati concreti:
- Occupazione Generale in Forte Crescita: Il tasso è aumentato dal 60% di agosto 2022 al 62% di agosto 2025. Un incremento di 2,6 punti percentuali che significa maggiore partecipazione al mercato del lavoro e stabilità economica per le famiglie.
- Disoccupazione in Deciso Calo: Il tasso di disoccupazione è sceso dall’8,2 al 6%, con un calo di 2,2 punti. Questo è uno degli indicatori più importanti della ritrovata vitalità del sistema produttivo italiano.
- Più Donne al Lavoro: Il tasso di occupazione femminile è salito dal 51 al 53,7%. Un segnale che le politiche di inclusione e conciliazione stanno, seppur gradualmente, migliorando la partecipazione femminile, un motore essenziale per il PIL nazionale.
- Giovani: Il Futuro che Migliora: La disoccupazione giovanile è passata dal 22,5% al 19,3%. Un calo di 3,2 punti percentuali che, pur non eliminando la criticità storica, offre prospettive più rosee alla generazione che entra nel mondo del lavoro.
L’appello a fare sempre meglio
Il miglioramento di tutti gli indicatori principali in un arco di tre anni è un risultato da celebrare, ma la frase della Presidente Meloni serve da monito: i numeri positivi non devono portare all’autocompiacimento.
L’obiettivo rimane quello di eliminare le sacche di precarietà, ridurre ulteriormente il divario Nord-Sud nell’occupazione e portare i tassi di partecipazione italiani ai livelli dei benchmark europei.
La riduzione del tasso di disoccupazione giovanile, sebbene significativa, lascia ancora un giovane su cinque senza lavoro. L’aumento dell’occupazione femminile deve mirare al superamento definitivo di quel $53,7\%$ per raggiungere la piena parità occupazionale.
In conclusione, i dati di agosto 2025 mostrano un’Italia in crescita e un mercato del lavoro più robusto. È questo successo a fungere da sprone, motivando il Governo a proseguire le riforme strutturali necessarie per trasformare il miglioramento congiunturale in una crescita economica solida e duratura per il futuro.


