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Ucraina, l’allarme dei servizi segreti russi: “Francia pronta a inviare 2mila soldati al fianco di Kiev”

Pubblicato: 28/10/2025 13:45
soldati Europa guerra mondiale

Nuovo capitolo nella guerra di intelligence tra Russia e Francia. Secondo un recente rapporto diffuso dal Servizio segreto estero russo (Svr), Parigi sarebbe pronta a inviare un contingente di circa 2.000 soldati in Ucraina. Una notizia che, come già accaduto in passato con altre segnalazioni di Mosca, non ha per ora trovato conferme ufficiali da parte delle autorità francesi o di altri alleati della Nato.
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Da settimane, l’Svr diffonde comunicati che annunciano operazioni o provocazioni attribuite all’Occidente e mai riscontrate nei fatti. Anche questa volta, l’agenzia di intelligence guidata da Sergej Naryshkin lancia un nuovo allarme, sostenendo che il piano francese sarebbe già in fase di attuazione.

Le informazioni diffuse dal Servizio segreto russo

Secondo quanto riportato dall’Svr, il contingente di 2.000 uomini sarebbe composto in gran parte da reparti della Legione straniera francese, unità d’élite del Ministero della Difesa francese formata da militari provenienti da diversi Paesi, in particolare dal Sud America. Il documento afferma che le truppe si troverebbero già in Polonia, nei pressi del confine ucraino, impegnate in esercitazioni e addestramento al combattimento.

L’agenzia russa aggiunge che, qualora il piano dovesse essere rivelato pubblicamente, Parigi potrebbe presentarlo come una semplice missione di istruttori militari destinata ad addestrare i nuovi soldati ucraini mobilitati. Tuttavia, l’Svr parla apertamente di una forza d’assalto “pronta a essere schierata sul campo”.

Nel rapporto si sostiene inoltre che la Francia starebbe predisponendo una rete sanitaria per accogliere eventuali feriti, con ospedali militari dotati di nuovi posti letto e medici impegnati in corsi di formazione specifici per operare in zone di conflitto.

Macron nel mirino dell’intelligence russa

Il documento del Servizio segreto russo contiene anche pesanti accuse politiche nei confronti del presidente Emmanuel Macron. Secondo la ricostruzione russa, il leader francese “disperando di riuscire a risollevare il Paese dalla crisi economica” sognerebbe di passare alla storia come leader militare. Il rapporto traccia un parallelo ironico tra “Napoleone, Carlo XII e Macron”, definendo la traiettoria “discendente” e insinuando che l’Eliseo stia cercando un’operazione militare capace di rilanciare la sua immagine interna e internazionale.

La Russia, attraverso il suo Ministero degli Esteri, ha definito qualsiasi dispiegamento di truppe dei Paesi membri della Nato in Ucraina come “inaccettabile” e potenzialmente foriero di una grave escalation del conflitto. Mosca parla di “incitamento al proseguimento delle ostilità”, ribadendo la propria posizione contraria a ogni forma di intervento diretto.

Le precedenti segnalazioni dell’Svr

Non è la prima volta che il servizio segreto russo diffonde avvertimenti di questo tipo. Nel corso dell’ultimo mese, l’agenzia aveva già annunciato la possibilità di una “provocazione” in Polonia, con un presunto attacco a strutture energetiche da attribuire a Mosca. Pochi giorni dopo, aveva diffuso un secondo allarme, sostenendo che l’Occidente stesse pianificando un’azione contro una nave britannica per poi accusare la Russia dell’operazione. Nessuna di queste ipotesi ha trovato riscontro concreto.

Ora, il presunto invio di truppe francesi in Ucraina riaccende le tensioni diplomatiche e alimenta la guerra psicologica tra le due potenze. La strategia comunicativa di Mosca sembra volta a mettere in difficoltà gli alleati europei, insinuando divisioni all’interno della Nato e screditando il ruolo della Francia nel sostegno a Kiev.

Il rischio di una nuova escalation

Il ministero degli Esteri russo ha ribadito che qualsiasi presenza militare occidentale in territorio ucraino sarebbe considerata una minaccia diretta alla sicurezza nazionale russa. L’eventualità di un dispiegamento di truppe europee o francesi viene definita da Mosca come una “linea rossa” che, se superata, potrebbe portare a una brusca escalation del conflitto.

Le autorità francesi, per ora, non hanno commentato le affermazioni provenienti da Mosca, mantenendo il riserbo sulle eventuali decisioni operative. Tuttavia, il clima resta teso: l’ombra di un possibile coinvolgimento diretto dell’esercito francese riaccende il dibattito internazionale sulla natura e i limiti del sostegno militare all’Ucraina.

Mentre le diplomazie europee cercano di mantenere un fragile equilibrio tra aiuti militari e prudenza strategica, l’ultimo rapporto dell’Svr aggiunge un nuovo elemento di tensione a un conflitto che, dopo oltre due anni, continua a spostarsi dal campo di battaglia alla guerra dell’informazione.

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