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“Tutto ribaltato”. Sondaggio Porta a Porta, colpo di scena clamoroso! Due partiti scendono, uno sale

Pubblicato: 28/10/2025 16:45
bruno vespa dazi 5 minuti

Secondo la rilevazione sulle intenzioni di voto degli italiani, condotta da Only Numbers (Alessandra Ghisleri) per il programma televisivo “Porta a Porta“, si delinea un quadro politico in significativa evoluzione, caratterizzato da lievi ma importanti scostamenti rispetto alla precedente misurazione del 14 ottobre. Sebbene Fratelli d’Italia si mantenga saldamente in testa, la sua percentuale è in flessione, così come quella del Partito Democratico (PD).

Al contempo, il Movimento 5 Stelle (M5S) mostra segnali di crescita, consolidando il suo terzo posto. Questi movimenti indicano una dinamicità nell’elettorato che merita un’analisi approfondita, in particolare per quanto riguarda gli equilibri interni alle coalizioni e il peso specifico dei singoli partiti. La lettura complessiva dei dati rivela una perdita di consenso da parte delle due principali forze politiche, a vantaggio di partiti minori e del Movimento 5 Stelle, suggerendo una possibile frammentazione o, quantomeno, una ricalibrazione delle preferenze.

Il podio delle intenzioni di voto

Il partito di Giorgia Meloni, Fratelli d’Italia, pur rimanendo con ampio margine il primo partito in Italia, registra una diminuzione dell’1,4% rispetto alla rilevazione precedente. Attualmente, l’intenzione di voto si attesta al 29,6%. Questa lieve ma non trascurabile perdita potrebbe essere un segnale di un assestamento fisiologico dopo un periodo di forte ascesa o il risultato di specifiche dinamiche politiche recenti.

Alle sue spalle, il Partito Democratico guidato da Elly Schlein mantiene il secondo posto ma subisce anch’esso una flessione, perdendo lo 0,8% e scendendo al 21,7%. La contrazione del consenso di entrambi i principali partiti del panorama politico italiano è un elemento di spicco di questo sondaggio. A completare il “podio” c’è il Movimento 5 Stelle, che va in controtendenza rispetto ai primi due: il partito guidato da Giuseppe Conte cresce dello 0,7%, raggiungendo l’11,6% delle intenzioni di voto. Questa risalita suggerisce che il M5S stia recuperando una parte degli elettori o stia attraendo voti da altre formazioni, probabilmente intercettando un malcontento trasversale.

Le dinamiche all’interno delle coalizioni

All’interno del centrodestra, oltre al calo di Fratelli d’Italia, si registrano invece segnali positivi per gli alleati. Forza Italia, con il 9,5%, segna un aumento dello 0,5%, consolidando la sua posizione come quarta forza politica e dimostrando una buona tenuta o un leggero rilancio. Anche la Lega di Matteo Salvini vede un incremento, seppur più contenuto, guadagnando lo 0,4% e arrivando all’8,7%. Noi Moderati rimane stabile allo 0,7%. Complessivamente, la coalizione di centrodestra subisce una lieve contrazione complessiva, cedendo mezzo punto e attestandosi al 48,5%.

Nel panorama del centrosinistra e delle forze affini, l’Alleanza Verdi e Sinistra (AVS) si conferma stabile al 6,8%. Azione, il partito di Carlo Calenda, mostra un incremento dello 0,4%, raggiungendo il 3,3% delle preferenze. Al contrario, Italia Viva di Matteo Renzi registra un arretramento, perdendo lo 0,4% e scendendo al 2,7%. +Europa guadagna anch’essa lo 0,4%, arrivando al 2%. La coalizione di centrosinistra nel suo complesso si attesta al 30,5%, registrando una perdita dello 0,4%. Il cosiddetto campo largo, che includerebbe PD, M5S e AVS, perde lo 0,1% arrivando al 44,8%, mentre l’eventuale campo larghissimo, che aggiungerebbe anche Azione, mostra un lieve aumento dello 0,3%, toccando il 48,1%.

Gli astenuti e gli indecisi

Un dato molto rilevante emerso dal sondaggio è quello relativo alla quota di astenuti e indecisi, che complessivamente si attesta al 49%. Questo valore, pur rimanendo molto alto, è in calo dell’1,7% rispetto all’ultima rilevazione. Il fatto che quasi la metà degli italiani non esprima una preferenza netta o non intenda recarsi alle urne evidenzia un persistente stato di disaffezione o incertezza nei confronti della politica. Tuttavia, il lieve calo di questa percentuale suggerisce che una parte dell’elettorato precedentemente nell’area dell’astensione o dell’indecisione potrebbe aver ritrovato un interesse, seppur non in maniera massiccia, e si stia orientando verso alcune delle forze in crescita o in ripresa. Il bacino degli astenuti-indecisi rappresenta quindi un serbatoio potenziale di voti ancora molto ampio, la cui mobilitazione futura potrebbe alterare significativamente gli equilibri politici attuali.

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