Erano le 9.43 di martedì 28 ottobre quando Josep Martinez, secondo portiere dell’Inter, percorreva la provinciale 32 a Fenegrò, nel Comasco. A bordo del suo Suv elettrico Sealion Byd, lo spagnolo era diretto alla Pinetina per la rifinitura in vista del match con la Fiorentina. Ma in pochi istanti, lungo un tratto di strada apparentemente tranquillo, tutto è cambiato.
Un uomo di 81 anni, Paolo Saibene, in carrozzina elettrica, avrebbe improvvisamente invaso la carreggiata. Martinez non è riuscito a evitarlo e l’impatto è stato fatale. Saibene, ex meccanico molto conosciuto in paese, è morto sul colpo. Secondo il Corriere della Sera, stava andando verso un campo poco distante da casa quando la carrozzina si è spostata verso il centro della strada, forse per attraversare o per un malore.
La dinamica dell’incidente e le prime indagini
Il Suv di Martinez avrebbe trascinato la carrozzina per diversi metri prima di fermarsi. Il portiere, sotto shock, è sceso immediatamente per prestare i primi soccorsi, ma i sanitari non hanno potuto fare nulla. Gli inquirenti stanno ora cercando di ricostruire con precisione la dinamica dell’incidente, valutando se l’anziano abbia avuto un malore o se avesse tentato di attraversare in un punto senza strisce pedonali. Resta anche da chiarire la velocità del veicolo, sebbene il tratto sia noto per essere rettilineo e privo di particolari insidie.
Un caso complesso e un dolore difficile da gestire
In assenza di telecamere di sorveglianza, le indagini si basano sulle testimonianze di chi ha assistito alla scena. Nel frattempo, come riporta Il Giorno, sia l’auto che il cellulare di Martinez sono stati sequestrati e il calciatore è formalmente indagato per omicidio stradale – una procedura di rito ma comunque dolorosa per un ragazzo di 27 anni travolto da una tragedia tanto improvvisa.
La scelta del silenzio digitale
Dopo l’accaduto, un gesto ha attirato l’attenzione: Josep Martinez è scomparso dai social. Il portiere ha disattivato il suo profilo Instagram – forse cancellandolo del tutto – e ha scelto il silenzio. Una decisione che appare come un modo per proteggersi da commenti, speculazioni e attacchi in un momento estremamente delicato. In un’epoca in cui ogni evento diventa immediatamente virale, questa scelta rappresenta una forma di autodifesa mediatica.
Supporto e solidarietà dal mondo Inter
Secondo alcune ricostruzioni, nelle ore successive all’incidente Martinez avrebbe ricevuto centinaia di messaggi, tra solidarietà e commenti negativi. Da qui la decisione di sparire temporaneamente, chiudendo ogni canale pubblico. All’interno dell’Inter, il clima è di vicinanza e sostegno: compagni e staff si sono stretti intorno al portiere, profondamente scosso da quanto accaduto e in attesa che la giustizia faccia il suo corso.
Una tragedia che ha colpito non solo un atleta, ma anche un giovane uomo che ha scelto di affrontare il dolore nel modo più discreto possibile: restando in silenzio.