
La Procura di Roma indaga su una gara clandestina tra auto e su un possibile video girato per i social nei minuti precedenti al tragico incidente che ha causato la morte di Beatrice Bellucci, 20 anni, avvenuto la sera di venerdì 24 ottobre su via Cristoforo Colombo. Alla guida della Bmw Serie 1 bianca c’era Luca Domenico Girimonte, 22 anni, di Anzio, ora indagato per omicidio stradale aggravato. Con lui viaggiava un amico, Raffaele F., rimasto illeso.
Entrambi i giovani hanno consegnato ai magistrati i codici di sblocco dei cellulari, sequestrati insieme a quello di un altro ragazzo che guidava una Bmw grigia partita con loro da Anzio. Secondo quanto emerso dalle prime indagini, non sarebbero stati solo due i veicoli coinvolti nella corsa mortale. Gli investigatori sospettano la presenza di una terza auto, che dopo l’impatto si sarebbe allontanata senza fermarsi.
I testimoni descrivono scene da film d’azione: auto lanciate a oltre 150 chilometri orari, zigzagando tra le corsie e producendo “un rumore assordante di motori”. La Mini Cooper guidata da Silvia Piancazzo, con Beatrice come passeggera, è stata travolta all’altezza di piazza dei Navigatori prima di schiantarsi contro un albero. L’impatto è stato devastante.

Gli agenti del Gruppo Mare della Polizia Locale hanno acquisito le immagini delle telecamere di sorveglianza e dei dispositivi T-Red installati lungo la Colombo. Gli inquirenti stanno ascoltando gli automobilisti che si trovavano nella zona intorno alle 22, nella speranza di ricostruire con precisione la dinamica della corsa e il numero esatto dei veicoli coinvolti.
Parallelamente, gli investigatori stanno analizzando chat e video trovati nei telefoni sequestrati. L’ipotesi più accreditata è che i ragazzi possano aver ripreso la gara per pubblicarla sui social, forse come sfida o contenuto virale. Un comportamento che richiama tristemente la tragedia di Casal Palocco del 2023, quando un bambino morì in un incidente provocato da una corsa documentata in diretta.
Intanto, anche Silvia Piancazzo è stata formalmente indagata come atto dovuto. La giovane, ancora ricoverata al San Camillo in prognosi riservata, è stata iscritta nel registro della procura per consentire al suo avvocato di partecipare agli accertamenti tecnici, tra cui l’autopsia eseguita ieri al Policlinico Tor Vergata. Al momento non emergono responsabilità dirette a suo carico.
Il conducente della Bmw, Girimonte, rischia però la detenzione effettiva, anche se non dovesse essere dimostrata la gara. Una sentenza della Cassazione del 2024 stabilisce infatti che chi supera di oltre il doppio il limite di velocità — e comunque oltre i 70 km/h — non può ottenere la sospensione condizionale della pena.
La tragedia ha lasciato una ferita profonda nella comunità di Beatrice, conosciuta come “Bibbi”. La giovane, solare e piena di sogni, è ricordata dagli amici come “una ragazza dolce e generosa”. La nonna, colta da malore alla notizia della morte, è stata ricoverata d’urgenza all’ospedale Grassi di Ostia.
Venerdì 31 ottobre, alle 18:30 in piazza dei Navigatori, si terrà una fiaccolata in memoria di Beatrice Bellucci e di tutte le vittime della strada. La famiglia attende ora l’autorizzazione della Procura per poter celebrare il funerale della ragazza, simbolo dell’ennesima vita spezzata sull’asfalto romano da una corsa folle e senza senso.


