
La panchina della Juventus è stata al centro di intense speculazioni e manovre nelle scorse settimane, portando infine a una svolta che vedrebbe Luciano Spalletti come il prossimo condottiero tecnico della squadra bianconera. Tuttavia, prima di arrivare a questa fumata bianca, la dirigenza juventina ha esplorato diverse piste, molte delle quali di alto profilo internazionale. Il processo di selezione è stato meticoloso e ha coinvolto una rosa ristretta di nomi di prestigio, evidenziando l’ambizione del club di assicurarsi una guida tecnica capace di rilanciare il progetto sportivo ai massimi livelli.
La caccia all’erede di Tudor
L’addio, o la potenziale sostituzione, del precedente tecnico ha innescato una vera e propria caccia al nuovo allenatore. Il club torinese ha valutato attentamente le opzioni disponibili sul mercato, non limitandosi ai confini nazionali. Nomi come Raffaele Palladino e Roberto Mancini, pur essendo allenatori di indubbio valore e considerati inizialmente parte della rosa ristretta di papabili su cui la società intendeva puntare, sono stati superati da altre priorità o scartati per diverse ragioni. L’obiettivo primario era trovare un tecnico con una visione chiara, un palmarès importante e, possibilmente, un’esperienza consolidata ai vertici del calcio europeo, capace di gestire le pressioni ambientali e la ricostruzione tattica necessarie. La scelta finale di orientarsi su Luciano Spalletti, un tecnico che ha dimostrato di poter vincere e imprimere un gioco offensivo alle sue squadre, è il culmine di questa complessa fase di valutazione.
Il tentato approccio a Xavi
Tra i profili stranieri che hanno suscitato un interesse concreto e che sono stati attivamente approcciati dalla Juventus spicca un nome di caratura assoluta: Xavi Hernandez. L’ex centrocampista e tecnico del Barcellona, icona del calcio spagnolo e mondiale, è stato uno dei primissimi obiettivi contattati dalla dirigenza bianconera. La sua esperienza alla guida di un club blasonato come il Barcellona, unita alla sua profonda conoscenza del calcio totale e del gioco di posizione, lo rendevano un candidato estremamente affascinante. L’idea di portare a Torino un tecnico con una simile filosofia di gioco e un curriculum da calciatore di così grande successo era un chiaro segnale delle ambizioni internazionali della Juventus.
Nonostante l’interesse palesato e il tentativo di approccio da parte del club italiano, la trattativa con il tecnico spagnolo non è decollata. Xavi Hernandez, come confermato dalle fonti vicine e in particolare da Matteo Moretto, avrebbe scelto di declinare l’offerta proveniente da Torino. La sua decisione è stata dettata dalla volontà di attendere altre offerte o, più in generale, di valutare con calma il suo prossimo passo professionale. È possibile che l’allenatore spagnolo stia aspettando un progetto che lo convinca pienamente dal punto di vista tecnico e finanziario o che sia interessato a opportunità in campionati diversi o in club con un contesto tattico più definito. Il suo rifiuto, pur rappresentando un intoppo nei piani iniziali della Juventus, ha di fatto accelerato le riflessioni su altri profili, conducendo infine all’accordo con Luciano Spalletti, che ora sembra essere la scelta definitiva per la panchina bianconera.


