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“Sta crollando, di settimana in settimana”. Sondaggio Mannheimer: un partito italiano in guai serissimi

Pubblicato: 29/10/2025 09:39

La crescita di Fratelli d’Italia non accenna a fermarsi. Il partito guidato da Giorgia Meloni continua a guadagnare consensi, consolidando la propria leadership sulla scena politica nazionale. Secondo gli ultimi sondaggi Eumetra e Swg, citati dal sondaggista Renato Mannheimer su Italia Oggi, FdI ha superato stabilmente la soglia del 30%, attestandosi oggi intorno al 31%.

Si tratta di un risultato che conferma la solidità del consenso nei confronti della premier Meloni, ormai percepita da gran parte dell’elettorato come punto di riferimento di un governo considerato stabile e coerente nelle scelte politiche. La leader di Fratelli d’Italia continua così a rafforzare la sua posizione all’interno del centrodestra, distanziando nettamente gli alleati di Lega e Forza Italia.

Un leggero progresso si registra anche per il Partito Democratico di Elly Schlein, che tuttavia rimane a notevole distanza dal partito di governo. Le rilevazioni Eumetra e Swg stimano i dem rispettivamente al 22% e al 22,1%, segnando un lieve miglioramento ma senza riuscire a scalfire il divario con Fratelli d’Italia, che supera il Pd di quasi dieci punti percentuali.

Il centro politico continua invece a mostrare segnali di debolezza. I dati raccolti dai principali istituti indicano che Azione di Carlo Calenda si ferma al 3,1% per Eumetra e al 2,9% per Swg, mentre Italia Viva di Matteo Renzi oscilla tra il 2,3% e il 2,4%. Numeri troppo bassi per incidere realmente sulla competizione tra i due poli principali.

Secondo Mannheimer, questi dati testimoniano un evidente processo di polarizzazione dell’elettorato, con gli italiani sempre più orientati a scegliere tra Meloni e Schlein, ovvero tra destra e sinistra, lasciando poco spazio alle forze centriste o di mediazione. La politica italiana sembra quindi muoversi verso una nuova bipolarizzazione, simile a quella dei primi anni Duemila.

L’effetto di questa dinamica è duplice: da un lato rafforza la stabilità dei due poli principali, dall’altro contribuisce a svuotare il centro e a far perdere rappresentanza a chi non si riconosce nelle posizioni più nette. In questo scenario, la sfida per le prossime elezioni europee e amministrative sarà capire se il Pd riuscirà a recuperare terreno o se Fratelli d’Italia manterrà la sua “fuga in solitaria”.

Tra i partiti minori, il Movimento 5 Stelle si mantiene su livelli medi, oscillando intorno al 15%, ma senza mostrare trend di crescita. La Lega di Matteo Salvini resta poco sopra l’8%, mentre Forza Italia di Antonio Tajani si ferma al 7%, confermando la tendenza alla contrazione del consenso nel perimetro del centrodestra tradizionale.

Mannheimer sottolinea inoltre un fenomeno preoccupante: la crescente disaffezione degli italiani verso la politica. Sempre più cittadini, infatti, dichiarano di non riconoscersi né a destra né a sinistra e scelgono di allontanarsi dalle urne. Solo quattro elettori su dieci affermano oggi di seguire con interesse le vicende politiche nazionali.

Questo crescente astensionismo rappresenta uno dei segnali più evidenti della crisi di fiducia tra cittadini e istituzioni. Se da un lato Fratelli d’Italia appare “in fuga”, come osserva Mannheimer, dall’altro la distanza tra politica e società sembra aumentare, delineando uno scenario in cui il consenso è sempre più concentrato ma la partecipazione sempre più fragile.

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