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“Una cosa orribile”. Garlasco, parla l’avvocato di Stasi e Giletti reagisce così in diretta

Pubblicato: 29/10/2025 11:33

Si torna a parlare del delitto di Garlasco nel programma Lo Stato delle Cose, condotto da Massimo Giletti su Rai 3. Durante la puntata, tra gli ospiti in studio, è intervenuto anche Antonio De Rensis, avvocato di Alberto Stasi, il giovane condannato per l’omicidio di Chiara Poggi. Il dibattito si è acceso proprio sul tema delle impronte di scarpe trovate sulla scena del delitto, uno degli elementi più discussi dell’intero caso giudiziario.

Nel corso della trasmissione, Giletti ha sollevato una domanda destinata a far discutere: «Secondo voi, qualcuno nel 2017, quando la difesa di Stasi chiese di riaprire il caso, ha domandato ad Andrea Sempio – l’amico di Chiara finito sotto i riflettori – che misura di piede avesse? Qualcuno ha mai verificato davvero?». Una domanda retorica, ma carica di polemica.

Il conduttore, visibilmente irritato, ha rincarato la dose: «Questo non è mai avvenuto. Io la trovo una cosa orribile, al di là di Sempio o Stasi. Ma come, sei indagato, ti chiedono che numero porti e poi ti mandano a casa senza controllare? Ma è un Paese civile questo?». Le sue parole hanno riacceso la discussione sulla gestione delle indagini iniziali.

Durante il confronto, Giletti si è rivolto anche a Ilenia Petracca, giornalista e opinionista in studio, spesso critica verso la difesa di Stasi. «Ilenia, tu mi attacchi sempre De Rensis – ha detto – ma su questo punto, come si fa a negare l’evidenza?». Un momento di tensione che ha catturato l’attenzione del pubblico e dei social.

A prendere la parola è poi stato Armando Palmegiani, nuovo consulente di Andrea Sempio, subentrato all’ex generale dei Carabinieri Luciano Garofano nel team difensivo. Anche lui ha ammesso che gli investigatori avrebbero dovuto procedere a una misurazione effettiva del piede dell’indagato, per escludere o confermare eventuali compatibilità con le impronte trovate.

Palmegiani ha però aggiunto una precisazione: «La risposta che Sempio diede nel 2017 non era affatto strana. Gli chiesero: “Che numero porti oggi e che numero portavi allora?”. Era una doppia domanda, ma non fu seguita da alcuna verifica oggettiva».

Il conduttore, tuttavia, non ha accettato questa spiegazione. «Va bene la domanda, ma non c’è stata la verifica – ha ribattuto Giletti – e questo è inaccettabile. Non possiamo basare un’inchiesta su una semplice dichiarazione senza riscontri».

Il caso di Chiara Poggi, uccisa il 13 agosto 2007 nella sua casa di Garlasco, continua così a dividere l’opinione pubblica. Dopo anni di processi, ricorsi e revisioni, Alberto Stasi sta scontando una condanna definitiva a sedici anni di reclusione per omicidio, ma le ombre sull’inchiesta non si sono mai completamente diradate.

La puntata di Lo Stato delle Cose ha riportato alla ribalta i dubbi investigativi e le lacune probatorie che ancora oggi alimentano il dibattito sul delitto di Garlasco. Una storia che, a distanza di quasi vent’anni, continua a interrogare il Paese su giustizia, errori e verità mai del tutto accertate.

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