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“Ha mentito!”. Garlasco, la scoperta bomba su Lovati

Pubblicato: 30/10/2025 09:36
Garlasco scoperta Lovati mentito

Il caso di Garlasco non smette di riservare colpi di scena. Mentre la super perizia disposta dalla Procura procede con l’analisi ai raggi X dell’unico nuovo indagato, Andrea Sempio, emergono dettagli sorprendenti sul passato e sulla condotta del suo ex avvocato, Massimo Lovati, figura già nota per le sue frequenti apparizioni televisive. L’obiettivo degli esperti forensi è verificare se la corporatura di Sempio possa corrispondere alle tracce biologiche e morfologiche individuate nella villetta di via Pascoli, dove il 13 agosto 2007 venne brutalmente uccisa Chiara Poggi.

Le indagini parallele, però, hanno portato l’attenzione su un aspetto inatteso: la situazione economica e bancaria di Lovati, che in passato aveva dichiarato pubblicamente di non possedere conti correnti e di lavorare solo attraverso pagamenti in contanti. Un’affermazione che oggi appare sempre più discutibile alla luce delle informazioni emerse.

Le rivelazioni sui conti bancari di Lovati

Secondo quanto riportato da fonti investigative e confermato dal quotidiano La Verità, gli accertamenti finanziari avrebbero portato alla luce otto conti correnti riconducibili all’avvocato Lovati, alcuni dei quali tuttora attivi. Una scoperta che contraddice le sue stesse parole, pronunciate in diretta televisiva lo scorso 17 ottobre durante la trasmissione Farwest: “Non ho manco un conto corrente. Come ho fatto nella vita? Sono campato. Se sono qui è perché sono campato”.

Le verifiche bancarie, tuttavia, raccontano un’altra storia. In una delle banche interessate, Lovati risulta segnalato per un rapporto di fideiussione, mentre in altri due istituti i movimenti registrati “non rilevano anomalie”. Un quarto conto, cointestato con una donna, risulta invece privo di movimentazione.

A questi si aggiungono due conti online, tra cui un wallet internazionale con base in Irlanda, utilizzato per transazioni multivaluta e circolazione monetaria transfrontaliera, oltre a una carta prepagata anch’essa priva di movimenti sospetti. Infine, emerge anche un conto presso una società finanziaria privata, per il quale gli inquirenti non dispongono ancora di documentazione completa.

Il ruolo di Andrea Sempio e la super perizia in corso

Mentre si infittiscono i dubbi sull’ex legale, la super perizia su Andrea Sempio resta al centro dell’inchiesta. L’obiettivo è accertare, con l’ausilio di tecniche di ricostruzione tridimensionale e confronto biometrico, se il profilo dell’indagato possa coincidere con le tracce lasciate sul luogo del delitto. Gli esperti stanno esaminando ogni dettaglio: postura, altezza, struttura ossea e proporzioni corporee vengono comparate con i dati raccolti nel 2007, quando fu uccisa Chiara Poggi nella casa di famiglia a via Pascoli, a Garlasco.

Gli investigatori ritengono che questa analisi possa finalmente chiarire se Sempio fosse o meno presente sulla scena del crimine, ponendo fine a un mistero che da quasi due decenni divide opinione pubblica e magistratura.

Le dichiarazioni di Carlo Taormina

Sul caso è intervenuto anche l’avvocato Carlo Taormina, tra i penalisti più noti e già esperto di vicende giudiziarie complesse come quella di Garlasco. Le sue parole, pronunciate pochi giorni fa, suonano come un appello diretto: “Sempio vada in Procura e dica il vero, cioè che si è costruito un falso alibi perché non ne poteva più di vivere da innocente sotto accusa”.

Secondo la ricostruzione di Taormina – che tuttavia non trova al momento riscontri concreti – Sempio si sarebbe trovato effettivamente nella villetta di Chiara la mattina dell’omicidio, ma non sarebbe stato lui l’autore del delitto. “Ai magistrati dica che quella mattina stava a casa con Chiara, poi Stasi fece irruzione, accecato dalla gelosia, e uccise la ragazza davanti a lui o subito dopo la sua uscita”, ha dichiarato il legale, avanzando una teoria che, pur suggestiva, rimane ancora priva di conferme ufficiali.

Un caso senza fine

Il giallo di Garlasco continua dunque a oscillare tra piste vecchie e nuove, tra analisi scientifiche e rivelazioni inattese. L’attenzione degli inquirenti resta concentrata sulla super perizia e sulle verifiche economiche che potrebbero rivelare intrecci o conflitti d’interesse rimasti nell’ombra.

Dopo anni di indagini, processi e condanne, il caso dell’omicidio di Chiara Poggi rimane una delle pagine più oscure della cronaca nera italiana. Le nuove scoperte su Lovati e l’evoluzione della posizione di Sempio potrebbero però cambiare ancora una volta lo scenario, aprendo un nuovo capitolo in una vicenda che, a distanza di quasi vent’anni, non ha ancora trovato una verità definitiva.

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