La notizia è arrivata come uno schianto, improvvisa, devastante. Andrea Delogu ha appreso della morte del fratello Evan Oscar, 18 anni, mentre si trovava alle prove di Ballando con le stelle. Stava preparando la coreografia per la puntata di sabato quando il telefono ha iniziato a squillare. Poi la corsa, il viaggio verso Bellaria, il ritorno a casa, nel luogo dove la vita è stata spezzata da un incidente in moto.
Nello studio Rai, dove la leggerezza del ballo si intreccia ogni settimana con l’emozione del racconto personale, è calato un silenzio incredulo. La produzione, i maestri, i concorrenti: tutti si sono stretti intorno a lei. La sua partecipazione alla prossima puntata, pur senza comunicazioni ufficiali, è al momento considerata improbabile. C’è spazio solo per il lutto, per l’abbraccio, per il vuoto.
Delogu, in questa ventesima edizione del programma condotto da Milly Carlucci, gareggia con il ballerino Nikita Perotti. Ma ora il palcoscenico si spegne. «Non ci sono parole. Solo tanto dolore. Ti abbraccio fortissimo Andrea», ha scritto Barbara D’Urso, sua compagna di avventura in gara.
Andrea ed Evan erano legatissimi. Entrambi figli di Walter Delogu, l’uomo che fu autista e collaboratore di Vincenzo Muccioli nella comunità di San Patrignano — luogo dove la conduttrice ha trascorso l’infanzia e che ha segnato profondamente la sua storia — i due condividevano quel filo invisibile che unisce chi ha attraversato tempeste insieme.
Solo pochi mesi fa, a giugno, Andrea aveva voluto raccontarlo pubblicamente, con la semplicità delle cose vere:
«Mio fratello è il più bello del mondo. Non lo taggo se no si incazza, ma dovete sapere che mio fratello è il più bello del mondo. Punto.»
In quella foto c’erano sorrisi, estate, una moto e la complicità di chi si sceglie ogni giorno.
Oggi è il tempo del dolore. Del rispetto. Del silenzio.