
Jannik Sinner continua la sua corsa impeccabile al Masters 1000 di Parigi, confermandosi tra i protagonisti assoluti del circuito. Dopo aver superato con autorevolezza il belga Zizou Bergs in due set rapidi, il numero due del mondo si prepara ad affrontare l’argentino Francisco Cerundolo negli ottavi di finale. Sarà un match più impegnativo, ma la forma mostrata finora dal 24enne altoatesino lascia pochi dubbi: fermarlo, oggi, sembra un’impresa quasi impossibile.
Contro Bergs, Sinner ha offerto una prestazione di altissimo livello, dominando dall’inizio alla fine. Un break immediato, un servizio solido e la sensazione costante di pieno controllo del gioco. Il risultato finale, 6-4 6-2, racconta un’ora e mezza di tennis perfetto, con il campione azzurro in modalità “pilota automatico”. Un mix di tecnica, concentrazione e sicurezza interiore che lo rende, oggi, un punto di riferimento assoluto per tutto il movimento tennistico italiano.
Sinner e il gesto che ha emozionato il pubblico
Ma non è solo per il suo talento che Sinner conquista il pubblico. Al termine del match con Bergs, infatti, il tennista di San Candido ha regalato un momento di pura emozione. Tra gli spettatori c’era un bambino con un cartello in mano che chiedeva la sua racchetta. Le telecamere lo avevano ripreso, ma nessuno immaginava che Jannik, concentrato com’era sulla partita, si sarebbe ricordato di lui dopo la vittoria.
Dopo aver salutato l’avversario e raccolto le sue cose, Sinner si è avvicinato al pubblico come fa sempre: tra autografi e selfie. Poi, individuato il giovane tifoso, gli ha consegnato la racchetta pronunciando poche parole semplici e sincere: “È per te, ok?”. Il piccolo è rimasto senza parole, stringendo tra le mani un sogno diventato realtà. Una scena che ha commosso il pubblico e che in pochi minuti ha fatto il giro dei social.

Un dono speciale e un gesto che vale più di mille parole
La racchetta consegnata da Sinner non è un oggetto qualunque. Si tratta della Head Speed MP, modello TGT 301.4, realizzato su misura per lui. Un attrezzo unico, con specifiche tecniche personalizzate, non in vendita nei negozi. Le versioni commerciali, simili nel design ma diverse nei materiali e nel bilanciamento, costano tra i 200 e i 300 euro, ma quella utilizzata in campo dal campione altoatesino può valere migliaia di euro. Un dono prezioso, simbolo di un gesto autentico e profondamente umano.

Jannik Sinner gave his racquet to a young a fan after his match in Paris.
“For you, okay?” 🥹
The look on the boy’s face is just priceless. ❤️
pic.twitter.com/fjyS0r4MIl— The Tennis Letter (@TheTennisLetter) October 29, 2025
Un campione dentro e fuori dal campo
In un’epoca in cui lo sport rischia spesso di perdere la sua parte più genuina, episodi come questo ricordano perché Jannik Sinner sia così amato. Dietro i record, i trofei e la freddezza del campione, si nasconde un ragazzo capace di emozionarsi e di far emozionare. Il suo gesto a Parigi non è solo un atto di generosità, ma anche il simbolo di un modo di vivere lo sport fatto di rispetto, semplicità e autenticità.
Mentre la capitale francese si prepara ad accoglierlo di nuovo in campo contro Cerundolo, la sensazione è che Sinner stia costruendo qualcosa che va oltre le vittorie: una vera eredità sportiva e umana, destinata a lasciare il segno ben oltre il campo da tennis.



