
La nuova era Spalletti alla Juventus è pronta a iniziare con una certezza: il tecnico toscano porterà con sé lo stesso gruppo di collaboratori che lo ha affiancato negli ultimi due anni alla guida della Nazionale italiana. Si tratta di un team affiatato e rodato, che ha condiviso con l’allenatore di Certaldo l’esperienza di Coverciano e che ora si prepara a trasferire il proprio metodo di lavoro nel mondo bianconero.
A poche settimane dal suo arrivo a Torino, Spalletti ha definito i dettagli del suo staff, scegliendo di non modificare la struttura organizzativa che ha già dimostrato solidità e risultati. Il gruppo sarà composto da cinque figure chiave, tutte legate da un rapporto di fiducia costruito nel tempo e da una profonda sintonia professionale.
Domenichini e Baldini, i fedelissimi di Spalletti
Il primo nome è quello di Marco Domenichini, il suo storico vice, considerato l’uomo di fiducia e il braccio destro dell’allenatore toscano. Con lui Spalletti condivide un legame tecnico e umano che dura da oltre vent’anni: una collaborazione nata ai tempi dell’Empoli e consolidata in tutte le successive esperienze, dalla Roma al Napoli, fino alla Nazionale. Domenichini sarà il punto di riferimento quotidiano sul campo, l’interprete più diretto della filosofia di gioco spallettiana, basata su organizzazione, intensità e cura maniacale dei dettagli.

Al suo fianco lavorerà Daniele Baldini, ex difensore centrale dell’Empoli e secondo assistente tecnico. Durante la carriera da giocatore, Baldini era noto per la sua capacità di inserirsi in area nei momenti decisivi, diventando spesso un “centravanti aggiunto” nelle fasi finali delle partite. Una caratteristica che ben riflette l’approccio tattico di Spalletti, orientato a sfruttare la partecipazione collettiva e il dinamismo di ogni reparto. Baldini avrà il compito di supportare la costruzione delle esercitazioni e la preparazione strategica dei match, portando in campo la sua esperienza e la sua visione difensiva.
Salvatore Russo e i preparatori atletici Sinatti e Ferrini
A completare la squadra degli allenatori di campo ci sarà Salvatore “Sasà” Russo, figura apprezzata per competenza e carisma. Già collaboratore di Spalletti a Coverciano, Russo rappresenta il ponte tra la parte tecnica e quella motivazionale del gruppo, con un’attenzione particolare ai ritmi di allenamento e alla coesione dello spogliatoio.
Il reparto atletico, fondamentale per la metodologia spallettiana, sarà invece affidato a Francesco Sinatti e Franco Ferrini, entrambi già presenti nello staff azzurro. I due preparatori hanno costruito una solida reputazione per la capacità di combinare intensità fisica e prevenzione degli infortuni, un equilibrio che ha consentito a molte squadre guidate da Spalletti di mantenere costanza di rendimento per l’intera stagione. Sinatti, in particolare, è noto per l’approccio scientifico e personalizzato agli allenamenti, mentre Ferrini garantirà continuità e conoscenza del metodo.
Il nodo del preparatore dei portieri
Resta invece ancora aperta la questione del preparatore dei portieri. Durante l’esperienza in Nazionale, questo ruolo era affidato a Marco Savorani, professionista stimato e già conosciuto da Spalletti durante il periodo alla Roma. La loro collaborazione si era rinnovata a Coverciano, ma il tecnico toscano dovrà ora individuare un sostituto, poiché Savorani ha scelto in estate di accettare l’offerta dell’Atalanta.
La Juventus, consapevole dell’importanza del ruolo, valuterà insieme al nuovo allenatore il profilo più adatto per guidare la crescita dei propri estremi difensori. Tra i candidati, si cercherà una figura in grado di unire esperienza, aggiornamento tecnico e sensibilità psicologica, caratteristiche essenziali per integrarsi nella struttura metodologica del nuovo corso.

Continuità e metodo per la nuova Juventus
La decisione di mantenere lo staff di Coverciano riflette la volontà di Spalletti di dare continuità al suo modo di lavorare, fondato sulla condivisione e sulla fiducia reciproca. L’allenatore toscano punta su una squadra di collaboratori che conoscono a fondo le sue idee e che possono garantire unità di intenti e rapidità di esecuzione fin dai primi giorni di lavoro alla Continassa.
Con Domenichini, Baldini, Russo, Sinatti e Ferrini, la Juventus potrà contare su un gruppo coeso e collaudato, pronto a trasferire nel contesto bianconero la stessa metodologia che ha caratterizzato gli ultimi anni del tecnico. Una scelta che conferma la filosofia di Spalletti: per costruire una squadra vincente servono competenze, disciplina e un gruppo di lavoro che parli la stessa lingua.
L’attesa ora si concentra sul debutto ufficiale del nuovo allenatore e sulla scelta definitiva del preparatore dei portieri, ultimo tassello di uno staff che promette di imprimere alla Juventus un’impronta di professionalità, rigore e innovazione tattica.


