Un momento di relax sotto il sole egiziano si è trasformato in un dramma che ha lasciato un’intera comunità senza parole. Lara De Cassan, 37 anni, mamma e albergatrice di Livinallongo del Col di Lana (Belluno), si trovava in vacanza con la famiglia a Sharm el‑Sheikh quando un malore improvviso ha interrotto per sempre la sua vacanza e la sua vita.
Dietro a questa tragedia, restano i racconti del marito e il dolore di chi la conosceva. Una giornata di mare e leggerezza si è trasformata in un incubo nel blu del Mar Rosso, dove Lara ha pronunciato le sue ultime parole.
Malore improvviso durante un’immersione
Il compagno, Simon Grones, ancora incredulo, ha raccontato al Gazzettino gli ultimi istanti trascorsi insieme: «Non so davvero cosa è accaduto. Ma è successo, purtroppo. Ed è inspiegabile». Era il 28 ottobre quando, mentre la famiglia si preparava per un’immersione, Lara ha iniziato a sentirsi male.
«È entrata in acqua. Stavamo per andare a fare snorkeling con un gruppo», ricorda Simon. «Dopo due minuti, si è sentita male. Mi ha detto “io esco, non mi sento tanto bene”». Poi ha tolto la maschera: «Era come se provasse fastidio. Me l’ha proprio detto: “Non mi sento tanto, non riesco a respirare con la maschera”. E a quel punto è uscita dall’acqua».
Arresto cardiaco e soccorsi inutili
Da lì, tutto è precipitato in pochi istanti. I soccorsi sono arrivati subito, ma nonostante le manovre di rianimazione e la corsa in ospedale, per Lara non c’è stato nulla da fare. Secondo quanto riferito da TGcom24, la donna sarebbe stata colpita da un arresto cardiaco, forse causato da un infarto improvviso.
Il marito, ancora sotto shock, ha ripetuto più volte: «Non so davvero cosa è accaduto. Ma è successo, purtroppo. Ed è inspiegabile». La piccola comunità di montagna, dove la coppia gestiva l’hotel Malita e il garnì Serena, si è subito stretta nel dolore attorno alla famiglia.
Lutto e attesa per il rimpatrio
Martedì Simon e i figli sono rientrati in Italia, atterrando a Malpensa e poi raggiungendo Livinallongo. La salma di Lara, però, si trova ancora in Egitto: il rimpatrio richiederà alcuni giorni prima che possa essere celebrato il funerale nella sua amata valle.
Nel frattempo, il mondo dell’ospitalità bellunese e la comunità locale hanno espresso tutto il loro cordoglio. Federalberghi Belluno ha voluto ricordarla come una professionista appassionata, mentre la scuola sci di Arabba, dove Simon lavora, ha manifestato la propria vicinanza. Lara lascia un vuoto profondo, ma anche un sorriso che resta impresso nei ricordi di chi l’ha conosciuta. Una tragedia che, anche tra le onde del Mar Rosso, resta difficile da comprendere.


