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“Per chi erano quei soldi”. Garlasco, Giuseppe Sempio ora dice tutto. Arriva la precisazione della Guardia di Finanza

Pubblicato: 31/10/2025 18:09
giuseppe sempio indagato cosa ha detto

Secondo la Procura di Brescia sarebbe stato Giuseppe Sempio a versare il denaro per corrompere l’ex pm Mario Venditti, così da “favorire l’archiviazione di Andrea Sempio“, come riportato nel famoso “pizzino” trovato nella rubrica di casa Sempio. L’indagine si innesta sul filone Garlasco e ipotizza corruzione in atti giudiziari.

L’uomo, ora formalmente indagato, respinge le accuse. “Mai corrotto Venditti – dice a Mattino5 – non ci è mai passato per la testa. La verità cruda è che ho ricevuto 40mila euro in prestito dalle mie sorelle per sostenere quella causa lì (l’indagine contro il figlio Andrea Sempio, ndr)”.

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Le parole di Giuseppe Sempio in tv

“Ultimamente siamo stati visti dalla Finanza su questo denaro e durante la perquisizione hanno raccolto dei documenti che ritenevano importanti (si riferisce agli appunti nei quali spunta la scritta “Venditti archivia per 20. 30. euro”). Su questi appunti, scritti a mano da me, c’era una cifra che avrei dovuto dare agli avvocati, perché dovevano essere pagati”.

Intanto, salvo sorprese, la prossima settimana in Procura a Brescia verranno ascoltate persone informate sui fatti: a partire dall’ex pool difensivo di Andrea Sempio, gli avvocati Massimo Lovati, Federico Soldani e Simone Grassi. Obiettivo: verificare flussi di denaro, pagamenti e la genesi di quelle annotazioni.

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Caso Garlasco: la Guardia di Finanza ipotizza “versamenti occulti” dal padre di Sempio

Un nuovo e significativo sviluppo emerge dall’indagine per corruzione in atti giudiziari che vede coinvolti l’ex procuratore di Pavia, Mario Venditti, e Giuseppe Sempio, padre di Andrea Sempio. Quest’ultimo, lo ricordiamo, è nuovamente indagato per l’omicidio di Chiara Poggi, avvenuto a Garlasco il 13 agosto 2007.

In un’informativa depositata agli atti dell’inchiesta, la Guardia di Finanza di Brescia ha espresso una netta precisazione riguardo la natura dei versamenti di denaro effettuati da Giuseppe Sempio. Secondo quanto scritto dalle Fiamme Gialle, le modalità dei pagamenti sembrano “più vicine all’ipotesi di dover pagare in maniera occulta persone diverse piuttosto che i difensori di fiducia, come invece sostenuto da Giuseppe Sempio”. Questa valutazione della Guardia di Finanza getta un’ombra sulla versione del padre di Andrea Sempio, che ha sempre sostenuto che le somme fossero destinate al pagamento delle spese legali.

Audizioni e punti da chiarire

Gli interrogatori dovranno chiarire due aspetti chiave dell’inchiesta sulla presunta corruzione: se le somme citate fossero per onorari legali – come sostiene Sempio – e quanto pesi il riferimento a Venditti nel “pizzino”. Lovati, davanti ai cronisti, ha già ammesso pagamenti in contanti per l’assistenza al cliente.

Dal fronte dei difensori di Andrea Sempio arriva una precisazione sul perimetro dell’indagine: “La nuova indagine di Brescia riguarda fatti che si assumono avvenuti 10 anni dopo quello per cui è indagato il nostro assistito e che non vengono ascritti a lui neanche in ipotesi: non possono incidere e non incideranno sulla indagine su di lui”.

Posizione ribadita anche sul piano mediatico: “I legali di Andrea Sempio dunque non intendono esprimersi su alcunché relativamente alla posizione di Giuseppe Sempio, in quanto non di loro competenza”. Una linea di riservatezza per evitare sovrapposizioni tra i fascicoli.

Resta centrale il documento manoscritto con la frase “Venditti archivia per 20. 30. euro”, al centro di ricostruzioni e polemiche tv. La pm bresciana intende vagliare appunti, intercettazioni e flussi bancari per stabilire se quelle cifre fossero semplici stime per parcelle o somme dirette a pubblici ufficiali.

In attesa delle audizioni, l’inchiesta prosegue tra atti e riscontri. Per tutti vale la presunzione d’innocenza fino a sentenza definitiva; la ricostruzione dei fatti passerà ora dai verbali degli avvocati e dagli accertamenti sui movimenti di denaro indicati nell’informativa degli inquirenti.

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Ultimo Aggiornamento: 31/10/2025 20:36

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