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“Ho un problema!”. Caparezza, la rivelazione che gela i fan

Pubblicato: 31/10/2025 11:59
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C’è un momento nella vita di ciascun artista in cui la passione si confronta con i limiti del corpo. Per Michele Salvemini, in arte Caparezza, quel momento è stato segnato da acufene e ipoacusia, due disturbi che hanno messo a dura prova la sua carriera e il rapporto con la musica. L’acufene, che si manifesta con fischi, ronzii o scampanellii percepiti senza alcun suono esterno, e l’ipoacusia, che rende difficile riconoscere suoni e parole, hanno accompagnato il cantautore in un periodo di stop forzato, costringendolo a riflettere sul suo futuro artistico.
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La vita di un musicista può essere scandita dalle note, ma quando l’udito comincia a dare segnali di fragilità, anche il gesto più naturale – ascoltare una melodia, cantare, provare – diventa una sfida quotidiana. Caparezza ha raccontato come, nei momenti più difficili, si sia trovato a dover chiedere ripetutamente “scusa, non ho capito”, fino a quando l’otorino gli ha comunicato che stava perdendo parte dell’udito. Una diagnosi che, per un artista come lui, significava mettere in pausa una passione che è anche lavoro e identità.

Il ritorno alla creatività attraverso il fumetto

Il periodo buio non è durato senza alternative: Caparezza ha trovato nuova energia nella sua grande passione per il fumetto, che lo ha aiutato a ritrovare la mentalità positiva. Dallo studio e dalla scrittura è nato il progetto parallelo del suo nuovo album ‘Orbit orbit’, che si accompagna a un fumetto di cui ha curato personalmente la sceneggiatura. “È un disco felice, i tempi negativi sono andati”, ha dichiarato il cantautore, sottolineando come la creatività possa diventare strumento di riscoperta e resilienza anche di fronte a problemi di salute.

La convivenza con l’ipoacusia

Oggi Caparezza affronta la sua condizione con accettazione e praticità. Gli apparecchi acustici sono diventati strumenti quotidiani, utili per chi fa musica e per chi desidera continuare a vivere il suono in maniera piena. “È il primo disco che voi sentirete meglio di me”, scherza, ricordando quanto sia importante normalizzare l’uso di ausili per l’udito, così come per la vista. La sua esperienza evidenzia un aspetto spesso sottovalutato: problemi come l’ipoacusia non devono diventare un tabù, soprattutto per chi lavora nel mondo della musica, dove l’orecchio è lo strumento più prezioso.

caparezza

Un messaggio per chi affronta difficoltà simili

La storia di Caparezza non è solo quella di un artista che ha affrontato acufene e ipoacusia, ma anche di un percorso di resilienza e adattamento. Trasmette un messaggio chiaro: le difficoltà non devono fermare la creatività, e riconoscere i propri limiti è il primo passo per continuare a esprimersi senza rinunciare alla passione. Il fumetto e la musica diventano così strumenti di rinascita, e la vita quotidiana si reinventa accogliendo ausili e soluzioni che permettono di vivere al meglio la propria arte.

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