
Paura alle porte di Sondrio: uno scuolabus con nove studenti diretti a Bormio è uscito di strada nel territorio di Valfurva ed è precipitato per alcuni metri nel torrente Frodolfo. Quattro minorenni hanno riportato ferite lievi e sono stati trasferiti all’ospedale Morelli di Sondalo; condizioni più serie per l’autista 39enne, che non risulta comunque in pericolo di vita. Prime ipotesi: malore alla guida.
Secondo le ricostruzioni, il mezzo avrebbe sbandato lungo un tratto di strada montana, superando il margine della carreggiata prima di finire nell’alveo del corso d’acqua. L’impatto è stato attutito dal greto, ma l’autobus è rimasto danneggiato e inclinato, creando attimi di panico tra i ragazzi a bordo.

Gli studenti e l’allarme dato subito dopo l’incidente
Determinante la prontezza degli studenti: con i cellulari hanno lanciato l’allarme e avvisato i familiari, arrivati per primi a prestare aiuto nell’attesa dei soccorsi. In pochi minuti sono intervenuti Vigili del Fuoco del distaccamento di Valdisotto, Carabinieri della Compagnia di Tirano e sanitari del 118, che hanno messo in sicurezza l’area e assistito i feriti.
I quattro studenti sono stati accompagnati in pronto soccorso in codice lieve per contusioni e traumi da impatto; l’autista è stato stabilizzato e trasferito in osservazione per accertamenti clinici dopo il sospetto malore. Gli esami di rito serviranno a chiarire l’origine dell’episodio. Restano escluse, al momento, condizioni di rischio per la vita.

L’ascolto dei testimoni per ricostruire la dinamica
Sul posto si è lavorato anche per recuperare il veicolo finito nel Frodolfo, con verifiche sull’eventuale dispersione di carburante e sullo stato del letto del torrente. L’area è stata transennata per consentire le operazioni di rimozione e i rilievi delle autorità.

I carabinieri stanno ascoltando testimoni e studenti per ricostruire ogni passaggio della dinamica: dal momento in cui l’autobus ha iniziato a sbandare agli istanti successivi all’impatto. Si vagliano malore del conducente, condizioni del manto stradale e profilo tecnico del mezzo, dalla revisione agli pneumatici.

Grande la paura tra i ragazzi: alcuni sono stati tratti fuori dall’abitacolo visibilmente sotto choc, infreddoliti dall’acqua del torrente. Il supporto dei familiari e dei sanitari del 118 ha aiutato a gestire i momenti più delicati, con monitoraggio dei parametri e rassicurazioni costanti fino all’arrivo in ospedale.
La compagnia di trasporto scolastico locale è in contatto con le autorità e con le famiglie per l’assistenza post-incidente e per fornire ogni documentazione utile. In parallelo, il Comune e l’istituto scolastico hanno attivato i protocolli di comunicazione e, se necessario, di supporto psicologico agli studenti coinvolti.
L’episodio riaccende l’attenzione sulla sicurezza del trasporto scolastico nelle aree montane: cinture allacciate, manutenzione programmata e formazione degli autisti restano leve decisive. Oggi, però, a prevalere è il sollievo: una tragedia sfiorata che, grazie alla prontezza dei ragazzi e alla rapidità dei soccorsi, non ha avuto conseguenze irreparabili.


