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Miriam Oliviero, le ultime ore di vita: quella telefonata e la “scusa” per il lavoro

Pubblicato: 31/10/2025 17:43
miriam oliviero morte ultimi aggiornamenti

Tragedia a Siena: il corpo di Miriam Oliviero, 24 anni, è stato trovato questa mattina, venerdì 31 ottobre, su un tetto nei pressi di piazza del Campo. Della giovane non si avevano notizie da martedì, quando aveva pranzato con i genitori e poi chiamato la madre dicendo di trovarsi in città. Alle ricerche hanno partecipato carabinieri e vigili del fuoco.

Secondo le prime ricostruzioni, il telefono della ragazza sarebbe stato agganciato nella zona di piazza del Campo e i soccorritori hanno ispezionato accuratamente cortili e coperture. È lì che il corpo è stato rinvenuto dopo ore di verifiche, con l’area messa in sicurezza dalle forze dell’ordine.

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Le parole dei familiari di Miriam Oliviero

Sono in corso accertamenti per chiarire cosa sia accaduto. La famiglia, però, invita alla prudenza su ogni ipotesi di gesto estremo. “Lei di sicuro non aveva assolutamente più un centesimo, quindi se si è allontanata, si è allontanata senza fare biglietti o con qualcuno – avevano detto i genitori nella giornata di ieri, giovedì 30 ottobre, quando la figlia risultava ancora scomparsa -. Forse ha conosciuto qualcuno che, approfittando della sua fragilità, magari l’ha convinta a fare qualcosa che non era nelle sue intenzioni di partenza, che non era trattenersi a Siena”.

Il giorno della scomparsa, dopo il pranzo in famiglia a Monteroni d’Arbia, Miriam ha telefonato alla madre. In quell’ultima chiamata, “alle 13:50 di martedì ha chiesto “come faccio se ritardo al lavoro di una mezzora?””. La 24enne avrebbe dovuto iniziare il turno alle 15 alla biblioteca comunale di Monteroni: una premura che sembrerebbe poco compatibile con decisioni impulsive e suicidiarie.

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Morte di Miriam Oliviero: ipotesi e dubbi

Dopo quell’ultima telefonata, nessun segnale. I genitori hanno raggiunto l’abitazione dove Miriam viveva da sola, fatta eccezione per il suo cane: hanno trovato l’animale in casa, ma non lei. Un particolare che li ha allarmati, perché la giovane non lo lasciava mai senza preavviso, affidandolo ai familiari quando necessario.

Miriam, originaria di Monteroni d’Arbia (provincia di Siena), non guidava e non aveva motorino. L’abitazione, riferisce la stampa locale, era vicina a quella dei genitori. L’assenza di mezzi propri e la consuetudine di avvisare la famiglia per ogni spostamento hanno reso ancora più serrate le ricerche fin dalle prime ore.

La comunità è sotto choc. Il fratello ha affidato alla stampa parole semplici e dolorose: “Miriam non aveva amici. È questa la cosa più ingiusta”. Un pensiero che restituisce la fragilità di una ragazza riservata, legata alla famiglia e al lavoro in biblioteca, e che oggi non c’è più.

Gli investigatori lavorano per ricostruire gli ultimi movimenti: tempi, luoghi, contatti. Saranno decisivi rilievi tecnici, testimonianze e gli esiti degli esami sul corpo per capire se ci siano state responsabilità di terzi o altre cause. La priorità, ora, è dare risposte ai familiari nel rispetto del dolore.

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