
Decisione importante della Corte di Cassazione sul ricorso dei legali di Louis Dassilva, imputato per l’omicidio di Pierina Paganelli (Rimini, 3 ottobre 2023). La Corte ha accolto il ricorso e ha rinviato gli atti al Tribunale del Riesame di Bologna per una nuova valutazione sulla custodia cautelare. Il processo in Corte d’Assise prosegue regolarmente.
Gli ermellini non dispongono la scarcerazione, ma impongono ulteriori analisi sull’ordinanza emessa dal gip Vinicio Cantarini; il Riesame aveva già confermato la misura il 17 aprile. Ora si tornerà a discutere la posizione dell’imputato, alla luce degli ultimi sviluppi investigativi.

La decisione della Cassazione e i prossimi passi
“La difesa – spiegano i legali – accoglie con soddisfazione la decisione, ha sempre fermamente creduto sia nella innocenza di Dassilva sia sulla fondatezza delle argomentazioni difensive. Il processo che è appena iniziato permetterà di fare chiarezza sulle tante inesattezze dette, sia dal punto di vista giuridico che dal punto di vista logico, da vari personaggi che si permettono di sostituirsi ai Giudici”.
“Ora c’è il nuovo fondamentale elemento dell’incidente probatorio di Manuela Bianchi, l’interrogatorio in cui raccontò di aver incontrato Louis Dassilva la mattina del ritrovamento del cadavere, quella del 4 ottobre, che per la Procura è un indizio di colpevolezza. Noi abbiamo tutti i motivi per sospettare della versione della Bianchi per cui accogliamo gli approfondimenti richiesti con favore”.

Omicidio Pierina Paganelli: testimoni e calendario d’aula
L’udienza davanti al Riesame non è ancora fissata. Intanto, il dibattimento entrerà nel vivo lunedì 10 novembre con i primi testimoni; nuove udienze il 17 novembre, l’1 e il 15 dicembre. La difesa ha predisposto una lunga lista testi, mentre l’accusa mantiene il proprio impianto.
Secondo gli inquirenti (pm Daniele Paci e squadra mobile), Dassilva avrebbe agito in un agguato nel sottoscala di via del Ciclamino, sorprendendo la 78enne di rientro da un incontro dei Testimoni di Geova. La mattina del 4 ottobre il corpo fu rinvenuto nel condominio; l’ipotesi accusatoria è di omicidio volontario aggravato.
Per l’accusa, il movente ruoterebbe attorno al timore che Paganelli potesse far emergere la relazione extraconiugale dell’imputato con Manuela Bianchi, nuora della vittima. La donna, per gli inquirenti, avrebbe potuto rivolgersi a un investigatore, mettendo a rischio la sfera privata dell’imputato e il suo matrimonio con Valeria Bartolucci.
Al centro del fascicolo c’è anche l’incidente probatorio di Bianchi: in aula ha riferito di aver incontrato Dassilva la mattina del ritrovamento, versione ritenuta indizio dall’accusa e contestata dalla difesa. La valutazione di attendibilità sarà uno dei nodi del giudizio di merito.
Nel corso dell’ultima udienza, i legali Riario Fabbri e Andrea Guidi hanno ribadito la linea: la narrazione dell’amante non sarebbe convincente. “Abbiamo un’ipotesi alternativa”, hanno confermato fuori dall’aula, lasciando intendere che potrebbero emergere profili di responsabilità di terzi. “Ci sono posizioni di estraneità assunte che non riteniamo credibili”.
In attesa della nuova camera di consiglio al Riesame, il procedimento va avanti: tra esami tecnici, perizie foniche e testimonianze, la Corte d’Assise di Rimini dovrà sciogliere i dubbi su dinamica, movente e responsabilità, mentre per l’imputato resta l’incognita delle misure cautelari che saranno riesaminate.


