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Trump pronto a colpire il Venezuela: attacco alle basi dei narcos “imminente” secondo i media Usa. Maduro chiede aiuto a Russia, Cina e Iran

Pubblicato: 31/10/2025 15:26

Il clima di tensione tra gli Stati Uniti e il Venezuela è destinato a raggiungere un nuovo picco: secondo quanto riferito da autorevoli media statunitensi, tra cui il Miami Herald e il Wall Street Journal, l’amministrazione del Presidente Donald Trump avrebbe preso la decisione di procedere con attacchi militari contro installazioni venezuelane. Le fonti, a conoscenza diretta della situazione, indicano che gli attacchi potrebbero essere imminenti, verificandosi potenzialmente nel giro di ore o pochi giorni.

L’obiettivo esplicito di questi attacchi pianificati sarebbe la distruzione delle basi militari che vengono utilizzate dal cartello della droga Soles. L’accusa di Washington è grave: il cartello Soles sarebbe guidato direttamente dal Presidente venezuelano Nicolas Maduro e gestito da figure di spicco del suo regime. Questa mossa rappresenta l’apice della strategia di pressione del Presidente Trump, che da tempo non ha fatto mistero di voler agire contro il regime di Caracas, non escludendo alcuna opzione, compresa quella militare.

Nel frattempo il presidente venezuelano Nicolás Maduro ha scritto una lettera a Vladimir Putin chiedendogli un aiuto contro i raid nei Caraibi da parte degli Stati Uniti. Lo riferiscono fonti di Caracas al Washington Post. A quanto pare, Maduro avrebbe contattato anche la Cina e l’Iran, sollecitando assistenza militare e attrezzature per rafforzare le difese del Paese.

Gli obiettivi strategici e la lotta al narcotraffico

Gli attacchi aerei, che si concentrerebbero su obiettivi considerati cruciali da Washington, mirano non solo a danneggiare le infrastrutture, ma anche a decapitare la gerarchia del cartello Soles.

I siti presi in esame per la campagna aerea includono porti e aeroporti controllati dall’esercito, strutture che, secondo l’intelligence statunitense, sono sistematicamente impiegate per il transito e il traffico di droga. L’amministrazione Trump stima che il cartello Soles esporti circa 500 tonnellate di cocaina ogni anno, destinata prevalentemente ai mercati in Europa e negli Stati Uniti. Il Presidente Trump ha inserito tra le priorità del suo secondo mandato l’obiettivo di fermare il flusso di stupefacenti verso gli Stati Uniti, in particolare il fentanyl, responsabile di decine di migliaia di morti ogni anno.

Il Wall Street Journal ha evidenziato che l’autorizzazione di attacchi aerei servirebbe a lanciare un messaggio chiaro e inequivocabile al leader venezuelano: è tempo che Nicolas Maduro si faccia da parte. Sebbene non sia ancora stata presa una decisione definitiva sull’intervento via terra, la campagna aerea rappresenterebbe un avvertimento di forte impatto.

Il dispiegamento di forze e la vulnerabilità di Maduro

A riprova della serietà e della portata di questa potenziale operazione, gli Stati Uniti stanno dispiegando nel Mar dei Caraibi una potenza militare definita senza precedenti per la regione.

Già nei giorni scorsi, Trump aveva inviato una nave lanciamissili a Trinidad e Tobago, un’isola che si trova a brevissima distanza (circa una decina di miglia) dalla costa venezuelana, ufficialmente per esercitazioni congiunte. A rafforzare lo schieramento è anche la portaerei Gerald Ford, attualmente in navigazione verso il Sudamerica, aumentando drasticamente la capacità operativa di Washington nell’area.

Secondo fonti vicine alla situazione, questa pressione esterna sta creando forti tensioni interne al regime. Si ritiene che Maduro stia per ritrovarsi “intrappolato” e che potrebbe presto scoprire di non poter fuggire dal Paese anche se lo volesse. La minaccia sta mutando la lealtà di alcuni membri dell’esercito: le fonti suggeriscono che ci sia “più di un generale disposto a catturarlo e consegnarlo”, conscio del fatto che, di fronte a un’imminente azione militare, la retorica della resistenza cede il passo alla dura realtà.

La condanna dell’ONU

Il commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, Volker Türk, ha duramente condannato le incursioni militari operate dall’amministrazione Trump contro imbarcazioni nelle acque dei Caraibi e del Pacifico, definendole “inaccettabili“. Türk ha inoltre chiesto l’apertura di un’indagine ufficiale su tali azioni.

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Ultimo Aggiornamento: 31/10/2025 18:08

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