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“Dita amputate!”. Colpisce moglie e figlio con una mannaia: orrore in Italia

Pubblicato: 01/11/2025 17:21
colpisce moglie figlio mannaia

Era un pomeriggio come tanti, fatto di routine e piccole abitudini familiari. La vita scorreva tranquilla, scandita dai gesti quotidiani che spesso passano inosservati: la preparazione di un pasto, una conversazione leggera, il passaggio dei figli tra scuola e sport. In una casa come tante, dietro le porte chiuse, si nascondono storie che non sempre si possono immaginare, momenti in cui la serenità può spezzarsi all’improvviso.
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Le mura domestiche, che dovrebbero rappresentare sicurezza e protezione, talvolta diventano teatro di drammi inaspettati. Famiglie comuni, legate da affetto e routine, possono essere colpite da gesti estremi che cambiano per sempre il corso della vita di chi li subisce. È in questi spazi ordinari che si consumano tragedie silenziose, ricordandoci quanto la violenza domestica possa essere improvvisa e devastante.

L’aggressione a Prato

A Prato, questa quotidianità è stata spezzata in modo drammatico. Un cittadino cinese di 48 anni, regolare sul territorio italiano, è stato arrestato in via Tazzoli dopo aver aggredito la moglie di 45 anni e il figlio ventenne con una mannaia, ferendoli gravemente. La donna ha riportato una quasi completa recisione del polso destro e la subamputazione di due dita della mano sinistra, mentre il figlio ha riportato lesioni significative. La figlia minore della coppia, presente durante l’aggressione, è rimasta illesa.

Intervento immediato delle autorità

I soccorsi sono stati tempestivi: la donna è stata trasportata d’urgenza all’ospedale Careggi di Firenze, dove i medici hanno tentato di salvare l’uso dell’arto, mentre il figlio ha ricevuto le cure necessarie per le ferite riportate. L’uomo è ora in carcere, a disposizione dell’autorità giudiziaria, con un procedimento aperto per lesioni gravissime e maltrattamenti in famiglia.

Motivazioni dell’aggressione

Dalle prime ricostruzioni, l’atto di violenza sembrerebbe essere stato motivato da una morbosa gelosia nei confronti della moglie. Le indagini sono condotte dalla Polizia di Stato di Prato, sotto il coordinamento della Procura guidata dal procuratore Luca Tescaroli, che ha sottolineato l’importanza di informare la collettività sull’impegno delle istituzioni nel contrastare ogni forma di violenza domestica e criminalità, anche all’interno della comunità cinese presente sul territorio pratese.

Un monito alla comunità

Il caso richiama l’attenzione sulla necessità di prevenzione e intervento tempestivo nelle situazioni di rischio familiare. La collaborazione tra cittadini, forze dell’ordine e istituzioni diventa fondamentale per tutelare le vittime, prevenire escalation di violenza e garantire sicurezza all’interno delle mura domestiche. La comunità pratese resta sotto shock, mentre le vittime affrontano un percorso di recupero fisico e psicologico che richiederà sostegno costante.

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