
La neve è scesa di colpo, senza un rumore, come fa la montagna quando decide che tocca a lei parlare. Nel silenzio gelido della Cima Vertana, a oltre 3.200 metri, una valanga ha spezzato la cordata di cinque alpinisti tedeschi che stavano risalendo la parete nord. Tre di loro non torneranno più a valle. Gli altri due, sopravvissuti, sono rimasti a guardare la montagna mentre inghiottiva i compagni, in un cielo che non faceva domande.
Erano le 15.50 quando l’allarme ha cominciato a rimbalzare via radio. La slavina si è staccata improvvisa, sotto la vetta di 3.545 metri, cancellando in pochi secondi un sogno di alta quota. I soccorritori hanno provato a strappare al gelo un esito diverso, ma sono arrivati solo per contare i corpi.
Il volo dei Pelikan sopra il ghiaccio
Due elicotteri, Pelikan 1 e Pelikan 3, hanno tagliato l’aria dell’Alto Adige con un rumore che sembrava quasi fuori luogo davanti a quel bianco immobile. Con loro, i vigili del fuoco volontari di Solda, il Soccorso alpino e le unità della Guardia di Finanza di Silandro. Hanno scavato, chiamato, sperato. Poi si sono fermati. La montagna aveva già deciso.
La vetta amata che oggi fa paura
La Vertana, regina discreta davanti all’Ortles, è una meta che profuma di fatica e libertà per chi vive di alpinismo e sci alpinismo. Oggi profuma solo di perdita. Perché ogni cima, anche la più amata, ha un prezzo. E a volte lo presenta tutto insieme.


