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Ponte sullo Stretto, se il civil servant è ignorant. Il dramma di un’amministrazione incompetente

Pubblicato: 01/11/2025 07:44

Quello che risalta dalla vicenda della bocciatura contabile del Ponte sullo Stretto da parte della Corte dei Conti non è la vicenda politica, anche se il centrodestra e Salvini hanno parlato di ingerenza politica. Il politico fa il suo mestiere, i tono possono essere sobri o demagogici, ma fondamentalmente si occupa di comunicare. D’altra parte in Italia da tempo c’è una separazione di poteri, il politico indirizza, la burocrazia esegue amministrativamente. Ed è proprio qui casca l’asino. Una volta I gabinetti dei ministeri erano pieni di giuristi di indubbia capacità, per mettere a terra, collezionare, rendere tecnicamente ineccepibili delibere e decreti. Molti di loro erano consiglieri di Stato, quindi magistrati amministrativi prestati all’amministrazione ministeriale. Facevano i capi di gabinetto o i capi degli uffici tecnici e legislativi. Avevano la funzione di preparare le famose carte, quei piloni burocratici altrettanto importanti di quelli in acciaio e cemento del Ponte sullo Stretto. Ma i rilievi della Corte lasciano imbarazzati. Si evince ignoranza delle procedure, sciatteria nella predisposizione delle tabelle, alcune mandate per errore, cosa assurda per un’opera così strategica, non certo una casa di riposo in periferia, assoluta incomprensione delle regole di base dei procedimenti istituzionali.

C’è qualche avvocato in Italia che invece di produrre le carte, cartaceamente o meno,  scriverebbe al magistrato del procedimento “si vada a vedere il link perché il file è troppo pesante”? Questa è una cosa che può dire Salvini, che non è tenuto per mestiere a produrre documentazione, non certo i civil servant presenti nell’amministrazione, o I professionisti profumatamente, non si sa utilmente, pagati da anni nella Società Ponte sullo Stretto. Eppure di tempo, con i continui rinvii, “oggi il cantiere parte domani”, ce n’è stato presentato per preparare l’idonea documentazione – come sa anche il capo ufficio tecnico del Comune di Roccannuccia. Sembra ormai che il livello di preparazione dei funzionari dello Stato abbia seguito pedissequamente l’indebolimento culturale della società italiana, una società più ignorante ha dei funzionari che ignorano. Solo che il cittadino non è pagato, in alcuni casi in maniera elevata, per sapere le norme e per destreggiarsi tra esse. Qualcuno poteva avvertire, per esempio, magari per iscritto, il ministro Salvini che ai sensi delle norme comunitarie bisognava fare una nuova gara, dopo 19 anni da quella aggiudicata, per sostanziali cambiamenti delle fonti delle risorse e degli importi. Poi lui poteva pure dire “Me ne frego”, ma il burocrate servitore dello Stato doveva dirglielo almeno. Magari Salvini o la Meloni avrebbero già celebrato una nuova gara, e magari se la sarebbe aggiudicata di nuovo Eurolink, dell’ottimo Salini, o forse no. Sembra che ci sia stata noncuranza, sciatteria, superficialità ed ignoranza delle procedure basilari. Per quanto imponente non è l’unica né la prima opera pubblica che passa da Cipess. tra l’altro i rilievi erano stati fatti un mese fa e c’erano i tempi per controdedurre, per fare nottate a produrre idonea, quando mancante o errata documentazione. A meno che i rilievi fossero insormontabili perché nemmeno il ministero sa i calcoli aggiornati del costo dell’opera per esempio. Che non li sappia Salvini transeat, ma che non li sappiano i dirigenti generali e gli uffici competenti si chiama ignoranza. Oppure non li vogliono sapere. Cosa che non è da civil servant ma da qualcos’altro. 

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