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Evelina Sgarbi accusa: “Papà Vittorio è un’altra persona, non tornerà come prima”

Pubblicato: 02/11/2025 22:10

Evelina Sgarbi, ospite a Verissimo, ha descritto un quadro durissimo sullo stato attuale di Vittorio Sgarbi, dopo l’udienza davanti al tribunale civile di Roma che dovrà stabilire se il critico d’arte sia ancora in grado di gestire il proprio patrimonio e i propri interessi. La figlia parla di un padre “assistito, indotto, completamente plagiato”, con uno sguardo fisso e un atteggiamento che definisce “telecomandato”. Racconta di averlo trovato molto magro, “ma un po’ meno di come lo avevo visto in ospedale”, e soprattutto incapace di dialogare: “Praticamente non mi ha detto nulla”.

Secondo Evelina, le sue frasi erano “indotte”, come se non appartenessero più alla sua volontà, e questo la porta alla convinzione che “non tornerà più come prima”, anche perché – sostiene – sarebbe ormai “d’accordo a essere accudito da chi lo gestisce”. Dice di non avere accesso alle cartelle cliniche, né di conoscere quali medicinali gli vengano somministrati, e denuncia di essersi ritrovata “da sola contro tutti” durante l’udienza.

Lo scontro in tribunale

La figlia del critico racconta che Sgarbi si è presentato in aula con un libro da regalare alla giudice, arrivando persino a firmarlo: un gesto che, secondo lei, ha reso l’udienza “una farsa”. Descrive un clima ostile, in cui le sarebbe stato concesso pochissimo spazio per parlare, fino al rimprovero diretto della giudice: “Forse sei abituata a parlare in televisione, ma qui rispondi a ciò che ti chiedo”.

Evelina respinge le accuse di chi la sostiene mossa da interesse economico o desiderio di visibilità e afferma di “assumersi ogni responsabilità”. A suo giudizio, il vero problema è la gestione del padre da parte delle persone che lo circondano: “Ho visto un uomo telecomandato. Quelle persone non sono idonee a stargli intorno”.

“Tutto plagiato, tutto falso”

La figlia spiega di non aver ricevuto alcuna risposta sulle cure, sugli ambienti in cui vive il padre o sui farmaci che assume. Racconta di aver assistito a un momento in cui Sabrina Colle avrebbe spinto Sgarbi a invitarla a casa “per finta”, come prova di normalità da esibire davanti ai giudici. “Se fosse stato un incubo sarebbe stato meglio”, dice, convinta che il vero nodo sia la “gestione intorno a lui”, che definisce senza esitazione una messinscena.

Chiude con amarezza, riferendosi alla frase della giudice che le ha detto che “una figlia non sarebbe andata in tv a parlare di questo”: “Non mi sembra neanche la sede per fare questi commenti. Trovo squallido che si dica che lo faccio per denaro o visibilità. Io voglio solo sapere come lo stanno trattando”.

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