Vai al contenuto

Terribile lutto per Giorgia Meloni: “Dolore e rabbia”

Pubblicato: 02/11/2025 19:09

C’è un silenzio assordante di dolore in una comunità sconvolta. Un delitto assurdo e spietato ha strappato una vita giovanissima, quella di un ragazzo di soli 16 anni, ucciso per errore davanti a un bar. L’orrore di una vita innocente spezzata ha generato un’onda di profonda rabbia e lutto. Ora l’unica richiesta unanime che sale dalle istituzioni è che la giustizia sia rapida e severa verso coloro che hanno causato questa tragedia inaccettabile.

Meloni, dolore e rabbia per il 16enne ucciso nell’agguato nel messinese

La premier Giorgia Meloni ha espresso il suo profondo cordoglio e la sua ferma condanna sui social per la morte di Giuseppe Di Dio, un ragazzo di 16 anni vittima di un agguato con colpi di pistola avvenuto in Sicilia.

Il dramma si è consumato nella tarda serata di ieri, intorno alle 22:30, a Capizzi, un piccolo centro agricolo in provincia di Messina. Giuseppe, studente dell’istituto alberghiero, si trovava con alcuni amici davanti a un bar nel corso principale del paese quando è stato raggiunto dai proiettili sparati da un’auto in corsa.

La premier ha definito il fatto un “delitto assurdo e spietato” e ha espresso il suo “dolore e rabbia per una vita innocente strappata alla sua famiglia”. Secondo le prime ricostruzioni degli inquirenti, il giovane sarebbe stato ucciso “per errore”, in un probabile scambio di persona, non essendo lui il vero obiettivo dell’agguato.

I dettagli dell’agguato e i primi fermati

Le indagini condotte dai carabinieri della Compagnia di Mistretta hanno portato rapidamente al fermo di tre persone. L’agguato avrebbe visto coinvolti un uomo di 48 anni e i suoi due figli, di 18 e 20 anni.

Gli inquirenti ritengono che sia stato il 20enne, identificato come Giacomo Frasconà Filaro, a scendere dall’auto ed esplodere diversi colpi di pistola. Il padre e il fratello lo avrebbero accompagnato sul luogo del delitto, a bordo dell’auto usata per il raid. L’arma del delitto, una pistola con matricola abrasa, è stata recuperata e sequestrata.

Oltre al sedicenne Giuseppe, nell’agguato è rimasto ferito anche un giovane di 22 anni che si trovava anch’egli sul posto, ma le sue condizioni non sono considerate in pericolo di vita. I tre fermati sono indiziati per omicidio, tentato omicidio, detenzione abusiva di armi e altri reati.

L’appello della premier

Meloni ha concluso il suo messaggio lanciando un chiaro auspicio sulla risposta dello Stato: “Mi auguro che la giustizia sia rapida e severa verso i responsabili di questo orrore”. Ha inoltre espresso il suo “sentito cordoglio alla famiglia e alla comunità sconvolta da questa tragedia”.

Lo sconcerto è enorme a Capizzi. Il sindaco del piccolo centro, Giuseppe Principato, ha espresso il cordoglio dell’amministrazione e ha sottolineato che, dato l’elevato numero di giovani che frequentano quel bar, la sparatoria “poteva essere una strage”. L’amministrazione comunale si è detta pronta a proclamare il lutto cittadino. Le indagini proseguono per chiarire l’esatta dinamica dei fatti e l’eventuale movente originario che avrebbe scatenato la violenza.

Continua a leggere su TheSocialPost.it

Ultimo Aggiornamento: 02/11/2025 19:13

Hai scelto di non accettare i cookie

Tuttavia, la pubblicità mirata è un modo per sostenere il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirvi ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, sarai in grado di accedere ai contenuti e alle funzioni gratuite offerte dal nostro sito.

oppure