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“Davanti alla Madonna!”. Bufera in chiesa, beccati così: le riprese shock dalle telecamere

Pubblicato: 03/11/2025 17:01

I rumori erano attutiti, ma inequivocabili. Un cigolio, un sussurro, un movimento che non apparteneva al silenzio solenne delle navate. Il sacerdote, intento nelle sue mansioni, percepì subito una stonatura profonda, un’anomalia che violava la pace del luogo.

La luce fioca del primo pomeriggio entrava dalle vetrate, illuminando un’area sacra, destinata alla preghiera e alla contemplazione. E invece, in un angolo discreto, nascosto ma non abbastanza, la telecamera di sorveglianza svelava una scena impensabile: due figure intente in un atto intimo, in un abbraccio passionale che trasformava uno spazio di spiritualità in un palcoscenico di profanazione. L’uomo di fede provò un misto di sconcerto e rabbia, consapevole che l’azione non era solo un gesto di inciviltà, ma un oltraggio brutale alla casa di Dio, consumato alla luce del sole, in un orario in cui ogni passante, ogni fedele, poteva imbattersi in quello spettacolo degradante.

Il contesto dell’episodio

Una profanazione senza precedenti ha scosso la comunità di Carmagnola, in provincia di Torino. L’episodio, avvenuto nel primo pomeriggio di lunedì 27 ottobre 2025 nella nuova chiesa parrocchiale di Salsasio, ha visto protagonisti due giovani, una coppia di origine straniera, sorpresi dal parroco, don Iosif Patrascan, mentre consumavano un rapporto sessuale all’interno del luogo sacro. L’atto si è svolto in pieno giorno, un orario in cui la presenza di fedeli, inclusi anziani e bambini, era tutt’altro che improbabile. La gravità dell’accaduto non risiede solo nell’atto in sé, ma anche nel profondo senso di oltraggio e nel disprezzo dimostrato verso un luogo di culto e i suoi valori. Il parroco ha reagito con immediatezza e fermezza, denunciando l’episodio alle autorità e chiedendo un intervento risolutivo contro il crescente degrado.

Secondo la ricostruzione fornita da don Iosif Patrascan, i due giovani avevano già manifestato un comportamento irrispettoso in precedenza. Erano stati notati mentre si scambiavano effusioni sul sagrato della chiesa, e circa un’ora prima dell’atto denunciato, il sacerdote li aveva già ripresi per aver giocato a pallone all’interno della chiesa stessa, invitandoli a smettere. Il culmine dell’inciviltà si è raggiunto quando la coppia è tornata sul posto. Le telecamere di videosorveglianza installate sul sagrato hanno ripreso chiaramente i due che, dopo aver mimato un atto sessuale all’esterno, si sono appartati all’interno di un ripostiglio situato accanto alle statue della Madonna e del Sacro Cuore, un luogo simbolicamente e spiritualmente molto significativo per i fedeli. È stato il rumore proveniente da quella zona a far scattare l’allarme e ad allertare don Iosif.

La reazione del parroco e l’intervento delle forze dell’ordine

Una volta sorpresi, don Iosif Patrascan ha immediatamente affrontato i due giovani. Il sacerdote ha subito comunicato l’intenzione di chiamare i carabinieri. Il ragazzo, reagendo, avrebbe affermato di essere maggiorenne, ma il parroco ha risposto con fermezza che l’età non era il punto, sottolineando l’irrispettoso atto di profanazione del luogo sacro.

A seguito dell’accaduto, don Iosif ha prontamente sporto denuncia ai carabinieri, formalizzando l’accusa di atti osceni in luogo pubblico e sacro. Le registrazioni delle telecamere sono state messe a disposizione dei militari, che stanno ora analizzando le immagini per risalire all’identità precisa dei due protagonisti. La videosorveglianza si è rivelata cruciale per documentare l’intera sequenza degli eventi, fornendo una prova inconfutabile della gravità dell’atto.

La risposta della comunità e la liturgia riparatoria

La comunità parrocchiale di Salsasio ha accolto la notizia con sgomento, dolore e profonda indignazione. La profanazione ha lasciato una ferita spirituale aperta nei fedeli, che hanno voluto rispondere all’oltraggio con un gesto di fede e preghiera. Per questo motivo, venerdì 7 novembre, nella chiesa di via Novara 102, si terrà una liturgia riparatoria. Questo momento di raccoglimento e spiritualità sarà composto da un’Adorazione Eucaristica, la possibilità di confessioni e la Santa Messa che verrà celebrata alle ore 18:00. L’obiettivo espresso dalla parrocchia è quello di trasformare la rabbia in preghiera e di affidare a Dio la guarigione spirituale di questa ferita, riaffermando il valore e la sacralità del luogo di culto.

Oltre ai danni materiali, si sono verificati anche episodi di disturbo alle celebrazioni religiose, persone che compiono i propri bisogni fisiologici sul sagrato, e situazioni in cui gli anziani vengono importunati all’uscita delle messe. Il parroco ha espresso la sua ferma convinzione che non si tratti semplicemente di un problema di inciviltà, ma di un vero e proprio disprezzo verso la fede, la cristianità e l’intera comunità dei fedeli. Per far fronte a questa situazione di degrado crescente e per tutelare la serenità dei parrocchiani, don Iosif ha lanciato un accorato appello alle autorità competenti, chiedendo che vengano intensificati i controlli nella zona e che venga posto un freno a questo clima di violazione e mancanza di rispetto. La comunità chiede di poter vivere la propria fede in un ambiente sicuro e rispettoso.

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