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“È lui”. Alessandro scomparso nel nulla, l’annuncio della mamma: “Mi hanno chiamata e…”

Pubblicato: 03/11/2025 19:20

Un nuovo filo di speranza si intreccia alla lunga attesa di una madre che da anni non smette di cercare suo figlio. Ogni telefonata, ogni segnalazione, riaccende in lei una luce che però, troppe volte, è stata spenta da false piste e da illusioni dolorose. In questi giorni, la donna ha ricevuto numerose chiamate che le hanno raccontato di un ragazzo molto somigliante al figlio, avvistato in diverse zone di una grande città del nord.

La notizia ha riaperto ferite mai rimarginate ma anche rafforzato la volontà di continuare a credere, pur con la prudenza che solo l’esperienza può insegnare. Nel frattempo, volontari e membri di associazioni che si occupano di persone scomparse si stanno muovendo per verificare queste nuove testimonianze, nella speranza che, questa volta, ci sia davvero qualcosa di concreto.

Nuove segnalazioni su Alessandro Venturelli

A parlare è Roberta Carassai, la madre di Alessandro Venturelli, il 20enne di Sassuolo scomparso nel 2020 e mai più ritrovato. «Almeno 60 persone mi hanno chiamato da sabato ad oggi. Dicono di aver visto mio figlio a Torino», ha raccontato la donna, spiegando che le segnalazioni si concentrano nella zona del Duomo, tra via Milano e via XX Settembre, vicino alla fermata del tram “Corte d’Appello”. Secondo alcuni testimoni, il giovane si sarebbe avvicinato ai passanti chiedendo cibo e potrebbe dormire in quella zona. La madre, contattata da numerose persone, spiega di non aver ancora ricevuto alcuna foto o prova certa: «Mi stanno chiamando in tanti, ma nessuno mi ha girato immagini. Non ho nulla in mano». Per questo motivo ha scelto di non partire subito, temendo che possa trattarsi di un nuovo errore come già accaduto in passato.

La speranza e la cautela di una madre

«Mi sembra di rivivere quelle settimane in cui sono andata a Bucarest, a Padova… tutti lo vedevano, ma non era lui», ha confidato Roberta, ricordando i lunghi anni di ricerche e i tanti falsi allarmi. «Aspetto qualcosa di più concreto che mi faccia partire. Sicuramente in quella zona c’è un ragazzo che gli somiglia tanto, ma ora sono più cauta». La donna, che ha fondato l’associazione Nostos a sostegno dei familiari di persone scomparse, non ha mai smesso di credere che Alessandro sia vivo. «C’è sicuramente tanta buona fede, ma anche molta suggestione. Se mi arrivasse una foto sarebbe diverso. Stavolta cerco di restare coi piedi per terra», ha aggiunto. Roberta continua però a confidare nell’aiuto dei volontari che stanno perlustrando le aree segnalate. «Mi sento aiutata, ma sogno solo una cosa: riabbracciare mio figlio. Il giorno in cui lo troverò, la nostra associazione sarà ancora più forte e lavorerà ancora di più».

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