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“Finisce qui”. Sinner, la decisione dopo il trionfo a Parigi: “Tutto deciso”

Pubblicato: 03/11/2025 16:02

Settimana da sogno per Jannik Sinner, protagonista assoluto a Parigi dove ha scritto un nuovo capitolo della sua carriera straordinaria. L’altoatesino ha conquistato il Masters 1000 di Parigi, superando in finale il canadese Felix Auger-Aliassime in una sfida di pura intensità e talento. Con questo successo, Sinner si conferma numero 1 del mondo nel ranking Atp, un traguardo che premia la costanza, la maturità e la freddezza nei momenti decisivi.

Un risultato che non arriva per caso: stagione dopo stagione, Jannik ha dimostrato di saper crescere e adattarsi, trovando sempre la chiave giusta per vincere. A Parigi, tra la pressione del pubblico e la difficoltà del cemento indoor, ha mostrato una maturità tattica impressionante, frutto di un lavoro tecnico e mentale di altissimo livello.

Sinner guarda avanti: nuove sfide e decisioni importanti

Con il trofeo del Masters di Parigi in mano, Sinner si prepara ora alle Atp Finals di Torino, dove difenderà la vetta della classifica mondiale. L’obiettivo è chiudere l’anno da leader assoluto, impresa mai riuscita prima a un tennista italiano. Ma, dietro i riflettori, si apre anche un capitolo delicato: quello del futuro del suo team tecnico.

Da settimane circolano voci sul possibile addio di Darren Cahill a fine stagione. L’allenatore australiano, figura chiave nella crescita di Sinner, potrebbe lasciare per motivi personali e familiari dopo le Finals. Sarebbe la fine di un sodalizio che ha segnato la svolta della carriera del giovane campione.

Jannik Sinner festeggia la vittoria al Masters 1000 di Parigi

Allenatore in bilico: chi guiderà Sinner nel futuro?

Negli ultimi mesi, il team di Sinner ha provato a convincere Cahill a restare, magari con un ruolo meno impegnativo, ma al momento non sembrano esserci spiragli. In caso di separazione, il nome più accreditato per raccoglierne l’eredità sarebbe quello di Ivan Ljubicic, ex coach di Roger Federer, apprezzato per la sua discrezione e la grande esperienza con i top player.

Jannik Sinner durante la premiazione a Parigi

A svelare un curioso retroscena è stato anche Boris Becker, che al Corriere della Sera ha raccontato: “Nel gennaio del 2022, quando era ancora allenato da Piatti, Sinner mi ha chiesto di entrare nel suo team. Ma io ero ancora in attesa di una sentenza da Londra e non potevo prendermi quell’impegno. Gli suggerii due nomi, uno era Darren Cahill che per me era il migliore. E con il senno di poi non penso che avrei potuto fare meglio, visto che sono arrivati 4 Slam prima dei 24 anni”.

Darren Cahill e Jannik Sinner insieme dopo una vittoria

Un futuro da scrivere, con nuove possibilità

Il futuro resta aperto e ricco di possibilità. Tra gli scenari più discussi, c’è quello di una possibile collaborazione con Andreas Seppi, amico e conterraneo di Sinner, oppure l’ipotesi – ancora tutta da verificare – di un contatto con Andre Agassi. L’ex campione statunitense è attualmente impegnato con Holger Rune, ma il recente infortunio del danese potrebbe cambiare le carte in tavola.

Qualunque sarà la scelta, una cosa è certa: Jannik Sinner ha raggiunto una consapevolezza tale da poter guidare il proprio destino. Con la serenità di chi sa di essere entrato, a pieno titolo, nella leggenda del tennis mondiale.

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