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Incidente choc: decine di morti, anche una bimba di 3 mesi, nello schianto devastante tra bus e camion

Pubblicato: 03/11/2025 10:33

Una nuova tragedia ha scosso il paese meridionale nelle prime ore del mattino, lasciando dietro di sé una scena di distruzione e disperazione. Almeno venti persone, tra cui una bambina di appena tre mesi, hanno perso la vita in un terribile scontro frontale avvenuto il 3 novembre lungo una delle arterie più trafficate del paese. Il disastro, che ha coinvolto un autobus di linea e un camion carico di ghiaia, si è verificato nei pressi di Chevella, nel distretto di Rangareddy, trasformando un normale viaggio mattutino in una tragedia collettiva.

L’incidente si è consumato intorno alle 7:30 sulla strada Vikarabad-Hyderabad, quando il camion, identificato con la targa TG06T3879, ha imboccato contromano il tratto autostradale. L’automezzo, secondo i primi rilievi della polizia, ha prima perso il controllo e poi si è schiantato contro un autobus pubblico (TS 34 TA 6354) gestito dalla compagnia RTC, provocando un impatto devastante. La violenza dell’urto è stata tale da deformare completamente la parte anteriore dei due veicoli. Dai registri della motorizzazione risulta che il camionista avesse già collezionato due multe per infrazioni analoghe, legate al divieto di accesso e alla guida in direzione vietata.

La risposta delle autorità è stata immediata. Il Primo Ministro del Telangana, A. Revanth Reddy, ha ordinato un intervento d’urgenza e mobilitato i vertici dell’amministrazione statale, dal Segretario Capo al Direttore Generale della Polizia, per coordinare le operazioni di soccorso. I feriti più gravi sono stati trasportati nei principali ospedali di Hyderabad, tra cui l’Osmania General Hospital e il Gandhi Hospital, mentre altri sei passeggeri, con lesioni minori, sono stati medicati sul posto.

A confermare il bilancio delle vittime è stato il dottor Rajendra Prasad, sovrintendente del Chevella Community Health Centre, dove sono stati portati i corpi: “Venti persone sono morte in questo incidente e i loro corpi sono stati portati al nostro obitorio”. Lo stesso medico ha spiegato che la rapidità dei soccorsi non è bastata a evitare la catastrofe, poiché molte delle vittime sono morte sul colpo.

Sul luogo dell’incidente è arrivato anche il ministro dei Trasporti, Ponnam Prabhakar, che ha voluto verificare di persona la situazione. Il ministro della Salute, C. Damodar Raja Narasimha, ha invece inviato un gruppo di medici senior per assistere i feriti negli ospedali della capitale. Squadre di professori e specialisti sono state formate per seguire passo dopo passo le condizioni dei pazienti più gravi ricoverati all’Osmania.

La strada, completamente bloccata dai rottami, è rimasta chiusa per oltre due ore, con centinaia di veicoli fermi in coda e decine di soccorritori al lavoro per estrarre i corpi e rimuovere le macerie. Le forze dell’ordine stanno ora esaminando ogni dettaglio della dinamica per accertare le responsabilità e verificare eventuali negligenze nella manutenzione dei veicoli o nei controlli stradali.

Il disastro di Chevella arriva a pochi giorni da un’altra tragedia simile: il 24 ottobre, nell’Andhra Pradesh, 21 passeggeri erano morti carbonizzati dopo l’incendio di un autobus privato nei pressi di Kurnool, scaturito da una collisione con una motocicletta. Anche in quel caso, il mezzo risultava gravato da ben 16 procedimenti per infrazioni al codice della strada.

Due tragedie a distanza di una settimana che mettono in luce la drammatica vulnerabilità del sistema dei trasporti su strada nel sud dell’India, dove la scarsa manutenzione dei mezzi, la fretta dei conducenti e i controlli poco rigorosi continuano a trasformare le autostrade in trappole mortali.

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