
Una profonda e inattesa tragedia ha colpito la famiglia Pausini e l’intera comunità bolognese, segnando la scomparsa di Ettore Pausini, lo zio paterno della celebre cantante Laura Pausini. Ettore, un uomo di settantotto anni, noto e stimato per la sua lunga attività di barbiere e per il suo generoso impegno nel volontariato, è morto il 2 novembre dopo essere stato tragicamente investito da un’auto pirata.
L’incidente fatale è avvenuto nella periferia di Bologna, in via degli Stradelli Guelfi, mentre il signor Pausini stava rientrando a casa dopo una delle sue abituali uscite in bicicletta. L’auto che lo ha travolto, descritta come una probabile Opel Astra di vecchio modello, non si è fermata a prestare soccorso, fuggendo immediatamente dopo l’impatto e lasciando Ettore in condizioni disperate. Le autorità hanno avviato indagini serrate per identificare e rintracciare il conducente, avvalendosi anche dell’analisi delle riprese delle telecamere di sorveglianza presenti nella zona.
Chi era Ettore Pausini, tra forbici e solidarietà
Originario di Solarolo, il paese in provincia di Ravenna che ha dato i natali anche alla nipote Laura, Ettore Pausini era una figura iconica nel tessuto sociale di Bologna. Per ben trent’anni, il suo salone di barbiere in piazza Azzarita è stato un punto di riferimento, un luogo dove la cura della persona si fondeva con la socialità e l’amicizia. Oltre alla sua professione, che svolgeva con passione, Ettore era noto anche per la sua sorprendente somiglianza fisica con il fratello maggiore, Fabrizio Pausini, il padre della popstar. Tuttavia, l’eredità più significativa che Ettore lascia è legata al suo impegno civile e morale, in particolare nel settore del volontariato.
Un capitolo fondamentale della vita di Ettore Pausini è stato la sua battaglia personale contro il cancro. Circa dieci anni prima della sua tragica scomparsa, Ettore aveva sconfitto un tumore, un’esperienza che non solo lo aveva segnato, ma lo aveva anche spinto a dedicarsi con fervore ad aiutare gli altri. È proprio in questo contesto che Ettore è diventato un prezioso testimonial dell’associazione Onconauti, un’organizzazione che si occupa della riabilitazione e del supporto ai pazienti oncologici. La sua testimonianza era un faro di speranza per chi stava affrontando il percorso della malattia, dimostrando che era possibile ritrovare benessere e serenità dopo la diagnosi e la cura. L’amico di lunga data e presidente dell’associazione, Stefano Giordani, lo ha ricordato con commozione, definendolo “un uomo immenso”, a testimonianza dell’impronta profonda che Ettore ha lasciato nella vita delle persone che lo hanno conosciuto.
L’affetto della nipote, la cantante Laura Pausini
Il legame speciale tra Ettore e la nipote, la celebre cantante Laura Pausini, è stato reso pubblico in un commovente post sui social network risalente al 2016. In quell’occasione, Laura aveva voluto celebrare la forza e il coraggio dello zio. “Mio Zio Ettore Pausini è un vero campione!”, aveva scritto Laura su Facebook, condividendo la foto di un volantino di Onconauti che vedeva lo zio come protagonista. La cantante aveva espresso con orgoglio la sua ammirazione: “Sono orgogliosa di te e dei medici che ti hanno seguito zio”, facendo riferimento alla malattia sconfitta e al suo successivo impegno a favore dei malati oncologici. Il messaggio si era concluso con una dichiarazione di affetto profondo e sincero: “Ti voglio bene!”. Questo ricordo sottolinea la stima e l’amore che legavano la superstar al suo caro zio, il cui esempio di resilienza e altruismo continua a ispirare.
Le indagini per rintracciare l’auto pirata
La morte di Ettore Pausini in circostanze così violente e in seguito alla fuga del responsabile ha generato un’ondata di indignazione. La Procura e le forze dell’ordine hanno dato il via a una complessa attività investigativa per risalire all’identità del pirata della strada. L’unico indizio al momento disponibile è la descrizione del veicolo, una presunta Opel Astra vecchio modello. Le indagini si stanno concentrando sull’acquisizione e l’analisi di tutte le immagini catturate dalle telecamere di videosorveglianza presenti in via degli Stradelli Guelfi e nelle zone limitrofe, nella speranza di intercettare il passaggio dell’auto e risalire alla targa o a elementi utili per l’identificazione del conducente. La famiglia Pausini e la comunità attendono che sia fatta piena giustizia per Ettore, l’uomo che aveva sconfitto una grave malattia per poi morire in modo così tragico e assurdo.


