Vai al contenuto

Kiev lancia l’operazione buio: raid sulle centrali elettriche russe, la nuova strategia

Pubblicato: 03/11/2025 15:49

L’Ucraina ha lanciato una nuova strategia militare che segna una svolta nel conflitto con la Russia. Si chiama “Operazione Buio” ed è un piano di attacchi mirati contro le centrali elettriche russe, con l’obiettivo di indebolire la capacità energetica e logistica di Mosca. Una mossa che punta a spostare l’equilibrio della guerra anche sul fronte infrastrutturale.

Secondo Kiev, questa strategia rappresenta una risposta diretta alla campagna russa di bombardamenti contro le infrastrutture ucraine, che ha lasciato milioni di civili senza elettricità durante l’inverno. L’obiettivo è rendere la Russia vulnerabile sul piano interno, mostrando che anche il suo sistema energetico può essere colpito.

La nuova strategia ucraina combina l’uso di droni a lunga gittata, sabotaggi elettronici e operazioni speciali notturne condotte in profondità nel territorio russo. Le unità operative agiscono in modo coordinato, sfruttando la tecnologia e l’intelligence occidentale per colpire in modo chirurgico gli impianti energetici e le linee di distribuzione.

Kiev presenta l’Operazione Buio come una forma di guerra asimmetrica, ideata per compensare la superiorità numerica russa. L’intento è quello di disorientare l’avversario, costringerlo a disperdere le proprie difese e minare la fiducia della popolazione russa nella capacità del Cremlino di garantire sicurezza e stabilità interna.

Dal punto di vista militare, la strategia segna il passaggio da una guerra di resistenza a un modello più dinamico e offensivo. Le autorità ucraine spiegano che l’obiettivo non è solo difendersi, ma portare il conflitto nel cuore della Russia, colpendo strutture vitali che alimentano l’apparato industriale e militare di Mosca.

Le prime azioni avrebbero già provocato blackout parziali in alcune regioni russe, dimostrando la capacità di Kiev di superare le difese aeree e le barriere elettroniche. L’operazione, tuttavia, resta ad alto rischio, perché potrebbe innescare rappresaglie su larga scala e un’ulteriore escalation del conflitto.

Sul piano politico, la mossa ha un duplice significato: da un lato riafferma la determinazione dell’Ucraina a non subire più passivamente gli attacchi russi, dall’altro intende inviare un messaggio chiaro alla popolazione e ai partner internazionali sul livello di autonomia strategica raggiunto da Kiev.

La Russia ha definito gli attacchi “atti terroristici” e minaccia “gravi conseguenze”, mentre i vertici ucraini sostengono che si tratta di una risposta proporzionata alle continue violazioni russe del diritto internazionale. Intanto, i servizi di sicurezza russi avrebbero rafforzato la sorveglianza attorno alle principali infrastrutture energetiche.

L’Operazione Buio rappresenta dunque una nuova fase del conflitto, in cui la guerra si sposta sempre più sul terreno delle infrastrutture e della tecnologia. Una battaglia invisibile fatta di energia, droni e cyber-attacchi, destinata a ridefinire gli equilibri della guerra Russia-Ucraina nei mesi a venire.

Continua a leggere su TheSocialPost.it

Hai scelto di non accettare i cookie

Tuttavia, la pubblicità mirata è un modo per sostenere il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirvi ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, sarai in grado di accedere ai contenuti e alle funzioni gratuite offerte dal nostro sito.

oppure