
Un gesto che facciamo quasi senza pensarci — lasciare lo scontrino dopo un prelievo — sta diventando un pericolo reale. Nel Salento, una donna anziana è finita vittima di una delle truffe più insidiose del momento: quella dello scontrino bancomat. L’episodio, avvenuto nel Leccese, ha acceso l’allarme tra i cittadini e messo in guardia le autorità.
Dopo un normale prelievo di contanti, la signora ha lasciato il suo scontrino nel cestino accanto al terminale. Poche ore dopo, ha ricevuto una chiamata da un uomo che si è presentato come un operatore della banca. “Dobbiamo verificare un tentativo di accesso anomalo al conto”, le avrebbe detto con tono rassicurante. Fidandosi, la donna ha fornito alcune informazioni personali e, nel giro di poco, il suo conto è stato completamente svuotato.
La truffa dello scontrino bancomat: come funziona
Gli investigatori hanno ribattezzato questo nuovo raggiro come la “truffa dello scontrino bancomat”, una frode che sfrutta abitudini comuni e piccole distrazioni quotidiane. Lo scontrino del prelievo può sembrare innocuo, ma contiene dettagli preziosi: parte del numero della carta, saldo residuo e codici del terminale. Dati che, nelle mani sbagliate, diventano la chiave per colpire.
I Carabinieri del Comando Provinciale di Lecce spiegano che bastano pochi istanti per trasformare una semplice operazione in un’occasione di furto. I truffatori, spesso appostati vicino agli sportelli, raccolgono gli scontrini abbandonati e ricostruiscono l’identità della vittima. Poi, con una chiamata o un messaggio ben studiato, fingono di essere operatori bancari e riescono a ottenere i dati mancanti con toni gentili e convincenti.

Consigli utili per difendersi dalle truffe
Le forze dell’ordine invitano i cittadini alla massima prudenza, soprattutto gli anziani, che restano i bersagli più facili. Le raccomandazioni dei Carabinieri sono semplici ma fondamentali: non lasciare mai lo scontrino al bancomat, conservarlo o distruggerlo subito; non fornire mai dati personali via telefono, SMS o email, anche se chi chiama dichiara di rappresentare la banca.
È inoltre consigliato attivare le notifiche per ogni operazione sul conto, così da ricevere in tempo reale segnalazioni su movimenti sospetti. Controllare regolarmente l’estratto conto può aiutare a individuare tempestivamente anomalie e agire subito.

Cosa fare se si sospetta una truffa
Nel caso in cui si riceva una chiamata sospetta o si tema di essere stati contattati da un truffatore, la prima cosa da fare è rivolgersi direttamente alla propria filiale o chiamare il numero d’emergenza 112. Se il danno è già avvenuto, bisogna bloccare immediatamente la carta e presentare denuncia ai Carabinieri, fornendo ogni dettaglio utile.
Il messaggio delle autorità è chiaro: la sicurezza inizia dai piccoli gesti quotidiani. In un mondo dove le truffe si muovono tra il reale e il digitale, anche un semplice scontrino dimenticato può trasformarsi in una porta aperta verso i propri risparmi.


