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“Un partito vola, gli altri crollano”. Sondaggi Mentana, il dato è clamoroso: chi festeggia

Pubblicato: 03/11/2025 20:34

Fratelli d’Italia continua a crescere e consolida la propria leadership politica, mentre gli altri partiti principali registrano flessioni o restano stabili. È quanto emerge dal sondaggio Swg realizzato per il Tg La7, che fotografa le intenzioni di voto degli italiani aggiornate al 3 novembre 2025. Il partito guidato da Giorgia Meloni guadagna un ulteriore 0,2%, attestandosi al 31,4%, e rafforzando il suo primato.

Il dato conferma una tendenza ormai costante: Fratelli d’Italia, nonostante le difficoltà economiche e il complesso scenario internazionale, continua a mantenere un consenso solido, ampliando la distanza dai principali avversari politici. Una crescita contenuta ma significativa che conferma la fiducia di una parte stabile dell’elettorato di centrodestra.

Il Partito Democratico, guidato da Elly Schlein, perde invece un altro 0,1%, scendendo al 21,9%. Un piccolo calo che, tuttavia, interrompe la fase di stabilità registrata nelle settimane precedenti. Le difficoltà del Pd sembrano legate alla frammentazione interna e alla competizione con il Movimento 5 Stelle per la guida dell’opposizione.

Il Movimento 5 Stelle, dal canto suo, perde lo 0,2%, fermandosi al 12,6%. Una flessione che conferma la difficoltà del partito di Giuseppe Conte nel ritrovare slancio, nonostante i tentativi di rilanciare la propria immagine su temi sociali e ambientali. La distanza con il Pd si allarga, rendendo più complessa la prospettiva di un fronte alternativo compatto.

Ai piedi del podio resta la Lega, stabile all’8,2%, senza variazioni rispetto alla settimana precedente. Il partito di Matteo Salvini sembra mantenere la propria base elettorale, ma senza riuscire a invertire la tendenza di stagnazione che prosegue ormai da mesi.

Forza Italia perde invece lo 0,1%, scendendo all’8%. Il movimento fondato da Silvio Berlusconi, oggi guidato da Antonio Tajani, fatica a intercettare nuovo consenso nonostante la partecipazione attiva al governo e il tentativo di presentarsi come forza moderata e responsabile all’interno della coalizione di centrodestra.

Anche Verdi e Sinistra registrano un calo dello 0,2%, fermandosi al 6,6%. Il fronte ecologista e progressista continua a risentire della competizione con il Pd e il M5S, pur mantenendo una base elettorale compatta nelle grandi città e tra i giovani.

Tra i partiti minori, Azione si attesta al 3,1%, Italia Viva al 2,5%, +Europa all’1,7%, e Noi Moderati all’1%. Le altre liste complessivamente raggiungono il 3%, segno di una frammentazione persistente nel panorama politico italiano, dove i piccoli movimenti continuano a non sfondare.

Infine, resta alto il numero degli indecisi e di chi non si esprime: il 31% del campione dichiara di non avere ancora un orientamento di voto definito. Una quota significativa che, se mobilitata, potrebbe cambiare radicalmente gli equilibri attuali in vista delle prossime elezioni politiche.

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