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Ucraina, l’esercito dei robot: come droni e veicoli autonomi stanno cambiando la guerra

Pubblicato: 04/11/2025 18:39

l video dei droni ucraini in prima persona ha catturato milioni di visualizzazioni online. Ma secondo gli analisti militari, quella è solo la superficie di una rivoluzione più ampia: la nascita di un esercito robotico capace di integrare sistemi aerei e terrestri in azione coordinata.

L’evoluzione della dottrina robotica ucraina

In un’analisi pubblicata dal Royal United Services Institute (RUSI), il ricercatore Jack Watling ricostruisce come l’Ucraina sia passata dall’uso dei droni per la semplice individuazione dei bersagli a strategie molto più complesse. Oggi, sul campo di battaglia, robot volanti e terrestri agiscono insieme, muovendosi e combattendo accanto alle truppe umane.
Secondo Watling, questa trasformazione è nata per necessità. Le incertezze politiche a Washington hanno ridotto il flusso di aiuti tecnico-militari, costringendo Kiev a puntare su ciò che poteva controllare direttamente: la tecnologia dei droni. Due reggimenti dedicati e diverse brigate speciali stanno ora sperimentando soluzioni autonome e ibride, combinando UAV (veicoli aerei senza pilota) e UGV (veicoli terrestri senza equipaggio).

Ucraina, la nuova geografia del campo di battaglia

L’uso massiccio dei droni ha ridefinito la concezione stessa del fronte. Le linee ucraine e russe sono oggi separate da circa 15 chilometri di “zona grigia”, un territorio quasi inaccessibile a causa della presenza costante di droni armati. Dietro di essa si estende una “zona intermedia”, dove si concentrano sensori, jammer e depositi, seguita dalla “zona profonda”, in cui operano fabbriche e centri logistici.
Conquistare porzioni della zona grigia significa isolare i reparti russi, ostacolando rifornimenti e rinforzi. A questo scopo, gli ucraini impiegano droni bombardieri per piazzare mine e FPV (First Person View) per colpire rapidamente veicoli o uomini in movimento.

Robot in prima linea e logistica automatizzata

Una volta isolato il nemico, le truppe ucraine avanzano con il supporto di UGV armati, capaci di fornire fuoco continuo da postazioni remote. Questo approccio riduce l’esposizione dei soldati e aumenta la resistenza sul campo.
La logistica è un altro settore rivoluzionato. In assenza di grandi strutture di supporto, come quelle russe, Kiev ha sperimentato l’uso di robot per trasportare materiali e fortificazioni. I rifornimenti vengono consegnati da UAV e UGV, anche in aree pericolose o difficilmente raggiungibili.

Ucraina, lezioni per la NATO

Le esperienze ucraine stanno fornendo insegnamenti preziosi per la NATO. Durante un recente incontro organizzato da GLOBSEC, esperti e funzionari hanno discusso come le forze occidentali possano trarre vantaggio dai risultati sul campo.
Gli Stati Uniti e diversi Paesi europei stanno studiando nuovi concetti di guerra robotica e testando sistemi anti-drone insieme all’Ucraina. Tuttavia, Watling avverte che l’Alleanza dovrà rivedere le proprie dottrine: il concetto di “retrovia sicura” non esiste più in un contesto in cui sensori e droni possono penetrare decine di chilometri oltre il fronte.
Secondo l’analisi, la NATO dovrebbe favorire unità più piccole e flessibili, con maggiore autonomia decisionale a livello di brigata, e puntare su equipaggiamenti modulari facilmente riparabili in campo.

L’inerzia occidentale e il rischio di restare indietro

Nonostante la crescente consapevolezza, molti esperti ritengono che i Paesi della NATO non percepiscano la stessa urgenza di innovazione. L’Ucraina, spinta dalle circostanze, ha creato sistemi di comando integrati uomo-robot anche sotto attacco elettronico costante.
“Non ce l’abbiamo”, ha ammesso un partecipante al forum di GLOBSEC, riferendosi ai Paesi alleati. “Siamo ancora legati a strutture fisse e grandi fornitori, mentre servirebbero processi più agili”.
Anche i piani di aumento della spesa per la difesa entro il 2029 rischiano di favorire i colossi industriali a scapito delle start-up innovative che potrebbero guidare la prossima generazione di sistemi robotici militari.
“Continuiamo ad acquistare grandi quantità di cose, senza cambiare davvero approccio”, ha osservato un partecipante. “E questa è, probabilmente, la parte peggiore”.

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Ultimo Aggiornamento: 04/11/2025 18:52

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