
La tragedia è stata evitata per una manciata di secondi, forse meno di dieci. Il Boeing 737-700 della Southwest Airlines, in avvicinamento all’aeroporto internazionale di Cleveland, è arrivato a 900 metri da un elicottero sanitario impegnato in una missione di trasporto pazienti. Era il 29 ottobre e i due velivoli si sono trovati lungo la stessa traiettoria di discesa, a bassa quota, in condizioni che avrebbero potuto provocare una catastrofe aerea.
Il mancato incidente arriva in un momento delicato per gli Stati Uniti: lo shutdown amministrativo ha messo a dura prova la gestione dei controlli aerei, con diversi scali ridotti ai servizi essenziali. Una situazione che ha riaperto le polemiche sulla sicurezza dei cieli americani, già sotto osservazione dopo lo schianto, dieci mesi fa, tra un aereo dell’American Airlines e un elicottero militare a Washington, costato la vita a 67 persone.

La dinamica
Il volo Southwest era autorizzato all’atterraggio sulla pista 6L quando l’Eurocopter EC-145 è comparso sulla sua rotta. Dai tracciati risulta che i controllori di volo avevano più volte segnalato la vicinanza pericolosa, raccomandando la distanza di sicurezza tra i due mezzi.
A evitare l’impatto è stato il TCAS, il sistema anticollisione installato sul Boeing, che ha avvertito l’equipaggio dell’imminente pericolo. Il comandante ha effettuato una riattaccata, virando a destra e risalendo a 550 metri. L’aereo è poi tornato in circuito e ha atterrato senza problemi 13 minuti più tardi.
Le indagini
La NTSB ha avviato un’indagine per ricostruire con precisione velocità, altitudine e angoli di rotta dei due velivoli. Le prime stime ipotizzano che la distanza temporale tra i mezzi fosse ridottissima: 9 o 10 secondi dall’impatto.
Un margine che racconta quanto la situazione sia stata vicina a un nuovo disastro.
Il nodo irrisolto
La coabitazione di velivoli civili ed elicotteri sanitari nelle stesse aree di traffico resta un tema aperto negli aeroporti americani, soprattutto in contesti operativi già stressati dalla carenza di personale.
Un problema che continua a ripresentarsi.
E che, stavolta, ha risparmiato un nuovo lutto solo per pochi istanti.


