
Cristiano Ronaldo ha lasciato intendere che la fine della sua carriera da calciatore sia sempre più vicina. In un’intervista concessa al giornalista britannico Piers Morgan, l’attaccante dell’Al Nassr ha spiegato di aver già iniziato da anni a prepararsi al momento dell’addio.
Alla domanda su quando avverrà il ritiro, CR7 non ha indicato una data precisa, ma ha fatto capire che potrebbe essere questione di non molto tempo. «Mi ritirerò presto. Sarà molto, molto difficile. Probabilmente piangerò. Ma ho preparato il mio futuro da quando avevo 25, 26 anni. Penso che riuscirò a sopportare la pressione», ha detto il fuoriclasse portoghese, oggi impegnato nella corsa verso il millesimo gol in carriera.
Accanto alla consapevolezza della fine, anche il desiderio di tornare a una vita più familiare: «Voglio più tempo per me e per la mia famiglia. Voglio seguire mio figlio, Cristiano Jr. A quell’età si fanno sciocchezze, è normale. Io ho fatto lo stesso».
«Il Mondiale non definisce chi sono»
Ronaldo ha poi ridimensionato l’importanza di una possibile vittoria della Coppa del Mondo come coronamento della carriera: «Non sogno il Mondiale. Non definisce un giocatore. Vincere un torneo di 6-7 partite non ti rende automaticamente il migliore della storia. I numeri non mentono, e i record parlano per me».
La rivalità con Messi: «Non sono d’accordo»
Impossibile evitare un riferimento alla storica sfida con Lionel Messi. Alla domanda se consideri l’argentino migliore di lui, Ronaldo ha risposto senza esitazioni: «Non sono d’accordo. Non voglio essere umile. Conosco il mio potenziale».
L’amore con Georgina e il matrimonio «intimo»
Si è poi lasciato andare a dettagli più personali, parlando della relazione con Georgina Rodriguez, con cui dovrebbe sposarsi nel 2026, dopo il Mondiale: «Non sono un tipo romantico… ma lo sono a modo mio. Non abbiamo deciso ancora nulla, non le piacciono le grandi feste. Ama le cose intime, e io rispetterò le sue decisioni».
Parole che segnano una svolta di consapevolezza per un campione che ha attraversato due decenni di calcio ad altissimi livelli. E che ora guarda avanti, oltre il campo.


