
L’incidente mortale che ha coinvolto Ettore Pausini, 78 anni, fratello di Fabrizio Pausini e zio della celebre cantante Laura Pausini, continua a scuotere l’opinione pubblica. L’uomo, travolto da un pirata della strada mentre percorreva in bicicletta gli Stradelli Guelfi, alle porte di Bologna, ha perso la vita sul colpo. Una tragedia che ha colpito profondamente la comunità locale ma che, nelle ore successive, ha assunto anche contorni familiari complessi e dolorosi.
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Il silenzio della cantante romagnola, sempre molto attiva sui social, ha alimentato interrogativi e supposizioni. In molti si sono chiesti perché Laura Pausini non avesse espresso pubblicamente un messaggio di cordoglio per la scomparsa del parente. A dare una risposta indiretta a questo interrogativo è arrivato lo sfogo di Sabrina Pausini, figlia di Ettore, che sui social e nelle parole rilasciate ai giornalisti ha preso nettamente le distanze dal ramo della famiglia di cui fa parte anche l’artista.
Le parole di Sabrina: “Non li voglio al funerale”
La figlia del defunto ha espresso un dolore profondo ma anche una rabbia che va oltre la tragedia. «A chi ha sottolineato la parentela sottolineo che è solo sulla carta», ha dichiarato Sabrina Pausini, evidenziando una distanza non solo geografica ma anche affettiva con i parenti di suo padre. «A quella parte di parentado non è mai fregato nulla di me e di mio padre. E io non li voglio al funerale».

Parole dure, che rivelano un conflitto familiare latente e che ora, nel momento del lutto, esplode con tutta la sua forza. «Io non sono come loro e tali valori me li ha insegnati proprio mio padre», ha proseguito la donna, aggiungendo: «Chissà che per una volta i giornali facciano informazione corretta». Una richiesta di rispetto e chiarezza, forse anche un tentativo di difendere la memoria del genitore da ogni possibile strumentalizzazione.
Un dolore amplificato dalla solitudine
La scomparsa di Ettore Pausini rappresenta per Sabrina un colpo durissimo. La donna, che vive e lavora al Nord, era già orfana di madre e si ritrova ora a fare i conti con una perdita improvvisa e violenta. Il suo sfogo sui social mostra un dolore autentico e la volontà di ottenere giustizia: «Era mio padre e me l’hanno ammazzato così. Voglio vederlo in faccia quell’assassino», ha scritto riferendosi al conducente che ha travolto e ucciso il genitore prima di fuggire.
Le sue parole hanno commosso molti utenti e riacceso l’attenzione sul tema dei pirati della strada, un fenomeno purtroppo ancora frequente in Italia e spesso impunito.
Il silenzio di Laura Pausini e le vecchie ferite familiari
Mentre cresce l’emozione per la tragedia, colpisce il silenzio di Laura Pausini, che in passato aveva pubblicamente sostenuto lo zio durante la sua malattia. In una dichiarazione di qualche anno fa, la cantante aveva scritto: «Mio zio è un vero campione. Sono orgogliosa di te e dei medici che ti hanno seguito». Quelle parole sembravano testimoniare un legame affettuoso, ma oggi la distanza appare insanabile.

Non è chiaro cosa abbia incrinato i rapporti tra i due rami della famiglia, ma le frasi di Sabrina Pausini lasciano intendere un distacco profondo, che si è tradotto nell’assenza di gesti o parole pubbliche da parte della cantante. Una scelta che, se da un lato può essere interpretata come volontà di rispettare il dolore privato, dall’altro ha inevitabilmente alimentato voci e speculazioni.
Una vicenda tra dolore e silenzi
La morte di Ettore Pausini resta dunque non solo una tragedia stradale ma anche il simbolo di una ferita familiare che si riapre in un momento di grande dolore. Tra rabbia, silenzio e bisogno di giustizia, il lutto si intreccia con dinamiche personali complesse, rendendo ancora più difficile la ricerca di serenità per chi resta.
Mentre le indagini sull’incidente proseguono per identificare il responsabile della fuga, la famiglia Pausini si ritrova al centro dell’attenzione mediatica, tra commozione e tensioni che la musica, almeno per ora, non riesce a sanare.


